giovedì 16 luglio 2015
lunedì 13 luglio 2015
Tsipras: l'orgoglio della coerenza
La si può pensare come si vuole, ma
una cosa è evidente come il sole: la Grecia ha sparigliato le carte
europee; ha avuto il coraggio di resistere all'Europa delle banche.
Colpisce non solo l'esito del voto, ma la coerenza e la dignità
mostrata in tutta la vicenda. Prima vengono gli interessi del popolo,
poi il resto.
Quella di Tsipras e di Syriza è stata
l'esaltazione della semplicità. Se si perseguono gli interessi della
collettività, le scelte in politica divengono semplici: mi presento
alle elezioni dichiarando senza infingimenti quello che intendo fare.
Vinco. Lo faccio. Punto.
Ed è questa coerenza e questo coraggio
che i rigidi europei non comprendono, non accettano. I denigratori
della Grecia trasudano rabbia e arroganza. Il suddito si ribella, non
ci sta, controbatte, rischia, gioca a carte scoperte? E come si
permette? I guardiani del tesoro reale sbuffano e mestano, cercando
di denigrare i greci; ma le loro parole restano parole, non
convincono nessuno men che meno il popolo greco.
La vicenda è emblematica, uno scacco
pesante; non si può più tornare indietro. Comunque vada a finire,
l'Europa così come la conosciamo è finita, sconfitta da armi
efficacissime, la politica “semplice”. Le chiacchiere di coloro,
anche di casa nostra, che hanno proferito inutili ed inefficaci
lamentele sull'Europa che non c'è, sono state sostituite da azioni
politiche coraggiose, azioni che hanno centrato l'obiettivo. Quella
di un referendum è stata da parte dei governanti greci una scelta
limpida, cristallina, che ha rafforzato enormemente la posizione
politica della Grecia. Il governo di quel paese ha avuto il coraggio
di rischiare, e lo ha fatto con dignità contro burocrati capaci solo
di garantire interessi e profitti e non il benessere dei popoli.
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