mercoledì 25 gennaio 2012
domenica 22 gennaio 2012
Parco dei Castelli Romani: il Piano di Assetto motivi e contese di una storia infinita (quarta puntata)
È
evidente come in una situazione del genere – dove le Istituzioni e la Politica
si manifestano incapaci di tradurre in certezza ed efficacia normativa atti da essa
stessa dettati – si presti il fianco agli attacchi di tutti coloro che hanno
interesse ad ostacolare l’azione di tutela del Parco.
Parco dei Castelli Romani: il Piano di Assetto motivi e contese di una storia infinita (terza puntata)
A
questo punto il Parco si ritrova con un nuovo e più ampio confine e con un Piano
di Assetto adottato. In attesa dell’iter per la sua definitiva approvazione
da parte della Regione Lazio, le Norme di Salvaguardia si devono applicare al
nuovo confine, quello che è stato chiamato perimetro “Ravaldini”.
giovedì 12 gennaio 2012
Parco dei Castelli Romani: il Piano di Assetto motivi e contese di una storia infinita (seconda puntata)
Vista
l’inadempienza dell’Assemblea consortile, la Regione Lazio – con
un’Amministrazione di centro-sinistra - ha fatto così valere il potere
sostitutivo nominando un Commissario ad
acta nella persona di un dirigente regionale - quindi di una figura
istituzionale - l’Architetto Paolo Ravaldini, il quale finalmente con atto
deliberativo n. 1 del 31 marzo 1998 ha adottato il Piano di Assetto e definito
la Perimetrazione, portando e ampliando i confini del Parco a 15.000 ettari.
lunedì 9 gennaio 2012
Parco dei Castelli Romani: il Piano di Assetto motivi e contese di una storia infinita (prima puntata)
La
storia del Piano di Assetto del Parco Regionale dei Castelli Romani, deve
ancora vedere scritta la parola fine. Sono passati ben 27 anni dalla legge istitutiva,
ma il Piano del Parco non è opera compiuta. Questa vicenda è tristemente
rappresentativa della realtà delle aree protette del Lazio, dove soltanto il
Parco dei Monti Lucretili e quello dei Simbruini hanno un Piano del Parco
approvato con legge regionale, forse perché sono aree più marginali, poco
urbanizzate e ampiamente boscate; altre aree di importanza strategica − perché
maggiormente sottoposte alla pressione antropica e agli interessi edificatori −
come Parco dei Castelli, Parco Appia Antica, Parco di Vejo, Parco di Bracciano
Martignano, ne sono sprovviste.
Come
sia possibile operare una reale politica di tutela del patrimonio naturale e
culturale, in mancanza di reali strumenti di gestione è uno dei tanti misteri
di questo singolare Paese. Se poi a questo si aggiunge il dimezzamento dei
finanziamenti per i Parchi, si completa un quadro già di per se sconsolante.
lunedì 2 gennaio 2012
Parco dei Castelli: fuoco incrociato di centro-destra e centro-sinistra
Solitamente, nella Pubblica
Amministrazione accade che i dirigenti restano, mentre i politici passano. A
questa regola però, il Parco dei Castelli Romani sembra fare eccezione. A poco più
di un anno dalla nomina politica del Commissario del Parco, da parte della
Polverini, si è giunti al terzo incarico di direttore. Tre direttori in tredici
mesi. Una bella performance non c’è che dire; che suscita, e non può essere
altrimenti, più di qualche interrogativo. Due direttori dimissionati e un Parco
sprofondato in uno sbiadito anonimato.
domenica 1 gennaio 2012
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