giovedì 27 marzo 2014

La differenza tra le chiacchiere e i fatti

Il Piano di Utilizzazione Agricola (PUA) di Tuscolo, realizzato dalla Società Agricola Tenuta Fonteia, fa ancora parlare di sé. Stavolta è il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio a farlo. Con sentenza n. 02705/2014 respinge il ricorso che i proprietari avevano presentato contro il Comune di Grottaferrata.
Ricordiamo i termini della vicenda. A seguito di un Esposto presentato da: Il Piccolo Segno, l’associazione U Lengheru Neru e Italia Nostra  Castelli Romani, i Carabinieri di Grottaferrata hanno effettuato dei controlli presso il PUA del Tuscolo per verificare la regolarità di alcune opere realizzate. A seguito di questi controlli, che hanno evidenziato diverse e gravi irregolarità, il Comune di Grottaferrata ha emesso un’ordinanza di demolizione intimando ai proprietari stessi di esercitarla, pena l’acquisizione al patrimonio pubblico. I proprietari, come del resto era prevedibile, hanno presentato ricorso al TAR contro questa ordinanza emessa dal comune, ma lo hanno fatto, secondo la sentenza, fuori termine consentito. Pertanto il TAR respinge il ricorso per inammissibilità.
Il PUA di Tuscolo è vicenda annosa, divenuta simbolo di una certa disattenzione rispetto ad interventi edilizi in ambienti delicatissimi e pregiati, nonché di una certa “leggerezza” amministrativa. Contro questo atteggiamento, contro questa aggressione alla bellezza del paesaggio, alcune associazioni di Grottaferrata si sono battute. Non si sono arrese mai; ricordiamo articoli ed interventi sulla famosa “piscina” fino alla presentazione dell’Esposto che ha prodotto i risultati che si conoscono. Non sappiamo se ci sono ancora margini di intervento per i proprietari. Staremo a vedere. Resta il fatto che le preoccupazioni e i rilievi addotti dalle associazioni, sono stati confermati e hanno prodotto risultati tangibili. La strada per ristabilire il rispetto delle norme è ora più facilmente percorribile. Certo è che resteremo con gli occhi aperti e continueremo a vigilare perché la vicenda si concluda con il rispetto totale dell’ordinanza comunale. 
Battersi attivamente per la tutela dell’ambiente e del Paesaggio è un impegno permanente, che andrebbe esercitato sempre; non è una “parola d’ordine” da sventolare solo in campagna elettorale. In questo periodo è facile sentire queste “sirene elettorali” che sbandierano la “tutela” come se fosse loro pane quotidiano. Molti di noi, che militiamo e ci siamo impegnati a vario titolo in redazioni di giornali e associazioni locali, da anni stiamo lavorando su diversi temi territoriali, ambientali, sociali e culturali. Questo impegno oggi lo stiamo mettendo al servizio di un progetto politico che fa della tutela dei beni comuni, a partire da quelli ambientali, una battaglia di eccellenza. Lo vogliamo sottolineare perché ci sembra giusto che i cittadini siano informati del fatto che La Città al Governo è un movimento costituito da persone che non da oggi parlano la lingua della tutela dei beni comuni, ma che da anni esercitano l’impegno civile e politico su questi temi.
La differenza tra chi fa chiacchiere e chi fatti è tutta qui.

Luigi Fortini
Enrico Tullio Pizzicannella

1 commento:

  1. Ciao Luigi, non si può che condividere.
    Il problema vero sta nella persona, normalmente chiusa in sé, nei suoi interessi che lo portano a non conoscere quel che dovrebbe sapere per vivere in una società, piccola o grande che sia, e che all'occorrenza come un bravo suddito si prostra per chiedere. Senza partecipazione non ci può essere democrazia; la scarsa o nulla conoscenza aiuta i "para" che si sbracciano solo in concomitanza delle elezioni. Mancano i ricambi per assenza di attività.

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