mercoledì 25 luglio 2012

Il Corriere Tuscolano spara inesattezze sul nuovo depuratore


Pur ammettendo irregolarità nelle procedure, attacca a testa bassa
U Lengheru Neru”, Il “Piccolo Segno” e “Italia Nostra”

Il contendere riguarda la realizzazione del nuovo depuratore di Valle Marciana. Ci sono due modi per reagire ad una critica su aspetti tecnici e responsabilità politiche: ribattere sui contenuti entrando nel merito dei problemi; oppure “spostare” la questione su chi esercita il diritto di critica, sulla polemica, tentando di delegittimare le persone attribuendo loro secondi fini.

Sembra che i papaveri patinati della corrente più lealista dell’Amministrazione Mori abbiano scelto questo secondo modo, condendo il tutto con abbondante pressapochismo e supeficialità al fine di celare un’evidente incapacità di ribattere sui contenuti determinata dalla non conoscenza del problema. Inevitabilmente scadono nella disinformazione più becera.

Tanto per fare chiarezza e non chiacchiere, le Associazioni che contrastano l’opera hanno tenuto un’assemblea cittadina proprio per entrare nel merito dei problemi. Né l’Amministrazione, né tantomeno gli articolisti del Corriere Tuscolano hanno partecipato. Perché? Poteva essere un’occasione per confrontarsi, avviando un contraddittorio utile per la Città; invece hanno preferito innescare una campagna di disinformazione. Del resto quando si è a corto di argomenti si demonizza, si delegittima l’avversario: tattica di basso profilo culturale ed etico, caratteristico di una politica vecchia, logora e inadatta che, come associazioni, intendiamo combattere strenuamente.

Questi paladini, che non si sono mai sporcati le mani preferendo i vantaggi di rimanere nell'ombra, come mai proprio ora strombazzano notizie inesatte e fuorvianti? Come detto, inesistenti i rilievi di merito ma tante inesattezze alle quali volentieri replichiamo.

Prima inesattezza: le Conferenze di Servizio (che sono state tre e non una come affermato) hanno sì il compito di assumere i pareri tecnici degli enti che devono per legge dare questi pareri, ma non possono sostituirsi alle prerogative esclusive dei Consigli Comunali quando questi sono chiamati ad approvare progetti e/o varianti urbanistiche con delibera consigliare. Dunque affermare che dopo la chiusura della Conferenza di Servizio “i lavori di esecuzione del piano sono andati avanti senza bisogno di ulteriori autorizzazioni e concessioni” significa affermare una cosa che non risponde alla legge. Vero è proprio il contrario.

Seconda inesattezza: l'attuale Consiglio comunale non doveva semplicemente “correggere un semplice errore di forma”, doveva discutere i contenuti tecnici di un progetto inizialmente di 7 milioni di euro, arrivato poi a 37 milioni di euro, che tra l'altro prevedeva un nuovo depuratore a servizio pressoché esclusivo di altri comuni visto che Grottaferrata ne aveva già uno suo capace di soddisfare le esigenze presenti e future dei suoi abitanti, causando per questo profondi disagi ai cittadini. Non solo, ma per consentire ciò il Consiglio doveva, cosa che ha fatto, approvare una variante urbanistica al PRG per trasformare un'area di pregio vincolata in area industriale. Altro che “correggere un errore di forma” cari cavalier serventi.
È appena il caso di ricordare che questa veloce approvazione senza discussione della delibera 24 del 2011 è avvenuta senza la relazione di Valutazione di Impatto Ambientale – obbligatoria per legge - giunta sei mesi dopo, dunque il Consiglio ha approvato “senza sapere” a scatola chiusa. Così si fanno le cose nella nostra italietta e a voi sta bene così, ma a noi no.

Terza inesattezza: “la Regione ha acquisito le aree interessate con accordi bonari raggiunti con i proprietari”. Andatelo a domandare a loro, ai proprietari, quanto siano stati bonari questi accordi e sentite quello che vi rispondono.

Quarta inesattezza: il finanziamento del progetto è interamente regionale. Né Grottaferrata, né alcuno degli altri comuni mette un euro e, di conseguenza, non dovrà risarcire nessuno. Piuttosto occorrerebbe concentrarsi sulla necessità di “raddrizzare” questo progetto; per esempio interrare entrambi i depuratori; diversificare il collettamento delle acque chiare e scure, che l’attuale progetto, incredibilmente, vorrebbe invece in un’unica condotta (al contrario di quel che pensa l’articolista del Corriere); dichiarare definitivamente conclusa l'epoca dello “sviluppo edilizio” per Grottaferrata e per gli altri comuni. Ogni progetto, se non convince o ci si rende conto che non è adeguato, si può sempre modificare; del resto non sarebbe né il primo, né l’ultimo.
Ma, cari i nostri paladini, l’amministrazione si rifiuta persino di interloquire, di confrontarsi su ipotesi di questo tipo. Non l'ha voluto fare quando c'erano tutte le condizioni – prima di portarlo in Consiglio Comunale – a maggior ragione non intende farlo ora.

Quasi divertente appare poi l’ammissione dell’incauto editorialista quando afferma testualmente: “alla luce di qualche irregolarità riscontrabile”. Ah ve ne siete accorti anche voi allora!

Ci pare che nutriate timori sul fatto che possiamo entrare nella bagarre della prossima tornata elettorale. Francamente pensiamo che a Grottaferrata, come nel resto del Paese, ci sia bisogno di gente nuova, giovane, appassionata e disinteressata. Faremo del tutto per aiutare questo processo; poi vedremo. Ma state tranquilli, non solo non la smetteremo qui, ma ci occuperemo con passione, interesse, determinazione e professionalità di tutti i problemi della nostra cittadina, contro questa politica e questa classe di amministratori di cui voi siete gli strenui cavalier serventi.

Associazione “U Lengheru Neru”
Periodico “Il Piccolo Segno” di Grottaferrata
Italia Nostra – sezione Castelli Romani



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