Commentare il lungo articolo del consigliere comunale Jacopo
Basili, pubblicato sul Piccolo Segno di settembre dal titolo “Una riflessione
giovane sulla sinistra a Grottaferrata”, per certi aspetti non è semplice (a
proposito è sconsigliata la lettura dopo i pasti o la sera tardi, non
arrivereste alla fine). L’elenco di ovvietà e luoghi comuni è
tale che esso, con pochi ritocchi, potrebbe essere riproposto per tutte le
amministrazioni locali d’Italia, da Aosta a Trapani. Allora ci si potrebbe
chiedere, perché commentarlo!
Il motivo è che appare come il paradigma più classico di un certo
centrosinistra che non trova legittimazione nei fatti concreti ma solo
nell’autoreferenzialità, nell’auto proclamazione: “io sono di centrosinistra” con sottinteso “il centrosinistra sono io”,
in perfetto stile Carlo Colognese, esponente veterano dello stesso partito (vedi
suo articolo sullo stesso numero del Piccolo Segno).
Il consigliere scrive “il nostro governo sta riportando sui binari di
correttezza e sostenibilità il bilancio comunale”. Che bello, no! Il fatto
concreto però, quello che tutti si chiedono, è come sia stato possibile
spendere 500.000 euro per due giorni di neve che neanche in Val Pusteria
oppure, vista la congiuntura, spendere oltre 100.000 euro per la discutibile
iniziativa “Città del libro 2012”, per citare solo alcuni casi più evidenti,
tralasciando altri aspetti poco chiari del bilancio comunale che andrebbero
approfonditi.
Il consigliere poi ci spiega che l’amministrazione intende “fermare
definitivamente la speculazione edilizia, creare una cultura ambientale…” e
così via ovviando. Il fatto concreto però è che questo esecutivo si appresta ad
approvare la perimetrazione dei nuclei abusivi - ennesimo pasticcio
all’italiana - sottocategoria di condono edilizio, al quale il Partito
Democratico, di cui il consigliere Basili fa parte, si dice contrario, quello
di Grottaferrata ovviamente solo a parole. Peraltro lo “sviluppismo cementificatorio”
del territorio trova proprio tra le fila del suo partito fervidi sostenitori che,
professionisti del settore, nello stesso tempo siedono in Consiglio Comunale, in
una posizione palesemente conflittuale quando si tratta di decidere su alcuni
argomenti. Quanto poi al “creare una cultura ambientale” da parte di
un’amministrazione che ha proposto ricorso contro il Parco Regionale dei
Castelli Romani per sottrarre aree alla perimetrazione dello stesso, perdendo
oltretutto in Consiglio di Stato, oppure che accetta supinamente lo sfregio al
Vallone di Grottaferrata con la costruzione del nuovo depuratore già vecchio
come progetto ed infelice nella collocazione, beh siamo di fronte al comico
ovviamente involontario.
Tralascio, per non annoiare a mia volta chi legge, il progetto di futuro
programma elettorale dell’ineffabile Basili riguardante tra l’altro
l’auspicabile cambio della classe dirigente ecc. ecc., l’esclusione degli
interessi personali dal perimetro della politica bla bla bla, il rispetto delle
metodologie partecipative (perche non cominciamo da subito, caro consigliere di
maggioranza?).
Un capitolo a parte andrebbe riservato all’elogio dell’Assessore ai Lavori Pubblici
Andrea Castricini che “lavora giorno per giorno con una sobria esposizione”, talmente
sobria, ha commentato qualcuno, che nessuno se ne accorge. Mi limito a
segnalare che ormai viene definito l’Assessore che fa acqua da tutte le parti,
visto lo stato della rete idrica comunale ridotta ad un colabrodo senza che
nessuno, l’assessore, faccia i passi necessari affinché si obblighi alle dovute
riparazioni nei tempi stabiliti chi è tenuto a farle. A proposito, aspettiamo
ancora l’assemblea pubblica sul nuovo depuratore annunciata dall’amministratore Castricini.
Molto ci sarebbe ancora da dire ma la conclusione sarebbe tuttavia la stessa:
se il contributo del movimento giovanile del PD di Grottaferrata si limita al
dibattito culturale o pseudo culturale mentre gli adulti governano (male) il
paese, ci ritroveremo tutti non solo senza il “sano humus su cui crescere”
(citazione) ma senza humus tout court alla faccia dei passatismi giustamente
aborriti dal consigliere dai quali molti di noi cittadini sono già fuori. E
voi?
Marco Maiolatesi
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