L'occasione è stata un'interpellanza presentata da tutti i consiglieri di maggioranza, tranne Papi e Coromaldi, sulla raccolta della differenziata, una controversa questione che sta provocando gravi disagi ai lavoratori e alla popolazione e non solo a Grottaferrata, ma anche a Rocca di Papa dove la stessa ditta detiene la gestione del servizio.
In verità che qualcosa
stesse per succedere era un po' nell'aria. È da tempo che il Sindaco
aveva indispettito alcuni consiglieri della sua maggioranza che lo
accusavano di accentramento e indisponibilità all'ascolto e alla
condivisione, tanto che quattro consiglieri del gruppo PD hanno
preferito defilarsi dal gruppo per assumere una posizione più
critica.
Questa volta però non
solo i quattro, ma tutti consiglieri di maggioranza, meno i due
suddetti, hanno posto in modo netto una questione politica e di
metodo, alla quale il Sindaco ha risposto presentando le dimissioni.
Mori e la sua maggioranza sono dunque ai ferri corti.
Sono dimissione
irrevocabili? È stato un gesto impulsivo? Oppure è un avvertimento
alla propria maggioranza che o si fa come dice lui o si va a casa?
Entro venti giorni avremo la risposta. Tanti sono, secondo le
procedure, i giorni che il nostro ha a disposizione per prendere una
decisione definitiva in merito. Staremo a vedere. Vogliamo dire
chiaramente alcune cose chiaramente.
Per il bene di
Grottaferrata questo Sindaco farebbe bene ad andarsene
definitivamente. Certo è che il bilancio che lascia è ampiamente
deludente, e i problemi irrisolti che Grottaferrata si ritrova sono
ancora più drammatici: nuovo Piano Regolatore, questione delle
decine di Lottizzazioni presentate, gestione dei rifiuti, Isola
Ecologica, Partecipazione dei cittadini alle scelte, la triste
vicenda del Nuovo depuratore, la fine ingloriosa della Fiera di
Grottaferra; sono tutte questioni che preoccupano non poco. Mai
Grottaferrata era giunta ad un livello così basso con l'accumularsi
di tensioni e conflitti.
Il Sindaco ha certamente
le sue responsabilità, ma certo vanno rimarcate le più generali
responsabilità politiche dei partiti che sorreggono, o hanno
sorretto questo Sindaco. Il PD soprattutto che si è dimostrato
assolutamente incapace di una sia pur minima interlocuzione e
mediazione politica. Non si può inoltre non registrare un fatto
significativo. L'assessore Broccatelli è stato presente nelle ultime
due giunte di centro sinistra che non hanno terminato il proprio
mandato. In ambedue ricopriva la carica di Vice Sindaco. È stato ed
è uno dei personaggi più influenti del PD. Il maggior antagonista
di Broccatelli dentro il PD e in Amministrazione è l'architetto
Stefano Bertuzzi, consigliere più votato del PD. Sia il primo che il
secondo hanno badato più a farsi la guerra dentro il partito e in
Amministrazione piuttosto che affrontare con fatti e proposte i
problemi concreti che abbiamo sottolineato sopra.
Una cosa è certa, per le
eventuali prossime elezioni, sempre ammesso che il Sindaco mantenga
il punto, sarebbe opportuno, e certamente auspicabile per il centro
sinistra, che sia Mori, sia Broccatelli sia Bertuzzi rimanessero
fuori dai giochi politici e potesse aversi un profondo rinnovamento
della classe politica del disastrato centro sinistra grottaferratese.
La Redazione
Ecco il video in cui Mori annuncia le dimissioni
Purtroppo la considerazione è giusta e condivisa. Esempio lampante nel territorio di Marino, l'area che di fatto divide il Parco dell'Appia antica da quello dei Castelli. Ebbene con l'intervento delle giunte regionali: si parte da 400.000 mc di residenziale con la gestione Storace, si raddoppia tra gli 800 ed i 900.000 con il facente funzioni Montino, e si raggiunge il 1.200.000 mc di cemento con l'assessore Ciocchetti (oltre 12.000 nuovi abitanti). Cosa accadrà ora con il nuovo Governatore Zingaretti? Ci auguriamo vivamente che abbia come sponsor i cittadini e non quelli che hanno sponsorizzato le tre precedenti giunte. Una ottima iniziativa potrebbe essere la proposta di legge, da approvare entro l'anno, per unire il parco dell'Appia antica con quello dei Castelli. Inoltre poichè l'industria principe resta l'edilizia si dovrebbe programmare e realizzare la riqualificazione (energetica, strutturale ed antisismica) dei centri storici e delle costruzione edificate prima della dichiarazione di zona sismica per tutti i castelli romani.
RispondiElimina