Finalmente è
stata riconosciuta anche in Italia la terzietà del controllo dei conti.
Il D. Lgs n. 39/2010 in attuazione della
direttiva europea n. 2006/43 anche se rappresenta un tardivo adeguamento delle norme in materia
è pur sempre un inizio che si preannuncia interessante, anche a causa di nuove impostazioni regolamentari ,sopratutto nella differenza
tra “ revisione privata e revisione pubblica”.
Occorre
rafforzare il ruolo della “ revisione “ nel panorama economico-finanziario
degli EE.LL. con il passaggio dalla contabilità pubblica finanziaria a quella economica.
La
regolamentazione del tirocinio per i neo dottori commercialisti e Revisori
Legali oltre all’elenco specialistico
dei Revisori Legali negli enti locali, sono solo alcune tra le novità più rilevanti.
L’obbligo da
parte dei singoli professionisti di
rendere pubblici: il numero degli incarichi ricoperti
( non più di nove ), quelli in essere e la
loro durata,quelli presso enti pubblici, i corrispettivi pattuiti, eventuali
nuovi incarichi e/o designazioni nei collegi sindacali, eventuali cessazioni d’incarico
in corso per scadenza naturale, renderebbero l’ambito della revisione, ove
fosse applicato correttamente, più
trasparente, equo e, oserei dire, anche eticamente più accettabile.
Molta attesa è riservata alle rilevanti novità dei
successivi regolamenti attuativi che
dovranno completare il quadro generale
Per tornare
alla materia della revisione legale negli enti locali occorre ricordare un recente
decreto ministeriale che rende operativo l’elenco nazionale, per
regioni a statuto ordinario, dei
revisori, che in prima applicazione, devono essere nominati con il metodo del
sorteggio. A tal proposito altrettanto
significativa è la circolare del Ministero dell’Interno F.L. 7/2012 del
5/4/2012 che regola ulteriormente la materia.
Dopo
queste considerazioni generali sull’argomento, credo doveroso informare i lettori su quanto avvenuto nel Comune circa
alcune prescrizioni della Corte dei Conti
che rappresenta il maggiore organismo di vigilanza sui bilanci dei
Comuni oltre che sul
rinnovo del Collegio dei Revisori dei Conti.
Le quattro
note di chiarimenti della Corte dei Conti-Sezione Regionale di Controllo per il Lazio ( note prot. n. 3288
del 28/5/2010, n. 1772 del 3/2/2012, n. 1470 del 13/3/2012 e la n. 2298 del
24/4/2012 ) riguardanti il bilancio preventivo 2011 e i bilanci consuntivi
relativi al 2008,2009 e 2010 segnalano una situazione economico-finanziaria estremamente critica, da determinare nel
tempo la possibilità di situazioni di squilibrio cronico con l’aggravante di
profili di anomalie e la necessità urgente, di effettuare opportune verifiche,
al fine di accertare il reale disavanzo
con la conseguente possibile, ma non auspicabile,
dichiarazione di dissesto finanziario.
Entrando
nello specifico sia dei rilievi che dei
suggerimenti evidenzierei alcune situazioni di criticità, che se reiterate
potrebbero generare situazioni di squilibrio nei conti
del comune.
1)
L’errata allocazione delle risorse relative alle
sanzioni amministrative pari al 30% dei proventi dei servizi pubblici.( €
1.013.181,00 dato inviato al Ministero dell’Interno )”.
2)
La Corte
dei Conti invita il Comune nel rispetto del principio della trasparenza a disporre
nel prossimo bilancio imputazioni distinte sui proventi violazioni
amministrative e violazioni codice della strada. ( € 921.283,00 dato inviato
alla Corte dei Conti ).
3)
La gestione dei residui da dichiarare perenti ( residui precedenti il 2004) e che invece sono ancora
conservati in poste di rilevante entità. Detto rilievo già deliberato
dalla Conte dei Conti non ha determinato nessuna comunicazione del Comune,
circa l’adozione dei provvedimenti richiesti. ( Anno 2005 delibera Corte dei Conti
n. 76/2007). Disallineamento al
31/12/2008 tra i residui passivi e i residui attivi per un importo di €
4.664.237,92 ( di minori entrate ).
4)
Il fondo
cassa del 2008 di € 1.757.904,00 fa presumere un utilizzo di entrate in conto
capitale per finanziare spese correnti pari a € 2.906.335,00 e che quindi
l’entità dei fondi vincolati devono
essere ricostituiti. Il disallineamento è riferito a
tutte le annualità 2008,2009 e 2010, e la differenza assomma a € 9.564.950,15
ben oltre i limiti previsti dall’art. 195 e 222 TUEL.
5)
Le spese del personale evidenziano una criticità non in linea con la
normativa vigente. Stesse e analoghe situazioni
esistono nel rendiconto 2009 nel
consuntivo 2010 e nel Preventivo 2011.
6)
La relazione dell’organo di revisione evidenzia
profili di anomalia che necessitano di opportune verifiche sul
rendiconto dell’anno 2009.La Gestione residui
è disallineata per € 4.596.486,36
determina comunque un volume di pagamenti inferiore alle entrate riscosse; la presenza
di entrate e spese correnti aventi carattere non ripetitivo e il non
rispetto della legge 102/2009 in materia di tempestività del pagamenti oltre che
spese per incarichi di collaborazione autonoma come segnalato nei rilievi del consuntivo
2010.
7)
Sono stati inoltre richiesti chiarimenti sugli
equilibri in quanto non congruenti per € 3.218.827,50 ( bilancio preventivo
2011 ) ed € 1.083.720,00 ( bilancio
consuntivo 2010 ).
Nella sostanza il Comune è in
disavanzo che deve coprire nell’esercizio
successivo.
“
Ciò in quanto l’importo di tali vincoli è tale da prosciugare l’avanzo
d’amministrazione, nella sostanza, in una forma di disavanzo.”
Sui residui sempre le stesse
criticità, tra l’altro da me più volte evidenziate verbalmente e per iscritto.
L’elenco potrebbe essere ancora lungo,
ma da quanto sopra emerge la scarsa trasparenza dell’amministrazione della cosa
pubblica che porta a conoscenza dei rilievi solo quando non ne può fare a meno,
non consentendo a nessuno consigliere sia
di maggioranza che di minoranza di esercitare il proprio potere di controllo. Non
meno grave è la vicenda legata alla
nomina del Collegio dei Revisori: infatti quelli in carica decorsi gli
ulteriori 45 giorni di “ prorogatio”, decadono e “ sono nulli “ tutti gli atti posti in
essere a decorrere dal 23 novembre u.s. Nelle more di quanto sopra, è stato pubblicato un avviso per la nomina
del nuovo collegio. Questo importante argomento , però , non è stato portato all’esame dell’ultimo C.C con la conseguenza di lasciare sprovvisto il Comune di un di organo di controllo interno, di primo
livello, previsto dall’art. 97 dello Statuto proprio mentre lo stesso Comune è
soggetto a verifiche e controlli esterni. ( Corte dei Conti )
Con decorrenza 10 dicembre infatti i
revisori saranno sorteggiati dall’elenco di cui in premessa ed il C.C. sarà chiamato ad prendere semplicemente
atto della designazione.
Non aver proceduto a questa nomina quando era ancora di competenza consigliare è atto estremamente
grave e soprattutto da irresponsabili per i danni che ne potrebbero derivare.
Alla data odierna, questa è la
situazione, e non è prevedibile per quanto tempo ancora si protrarrà infatti,
ogni atto contabile non potrà essere sottoposto a controllo risultando pertanto
non procedibile.
Il responsabile finanziario del Comune
deve segnalare alla Procura della Corte dei Conti che il Comune è sprovvisto di
organo di controllo, sino all’insediamento del nuovo collegio. La Prefettura
potrebbe valutare la possibilità di procedere alla nomina di un commissario ad
acta , in attesa dei nuovi revisori se si dovessero verificare ritardi o
slittamenti nell’applicazione della nuova normativa.
Non mi sembra che complessivamente
questa maggioranza abbia fatto una bella figura. Penso che i cittadini possano
giudicare.
Sergio Conti
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