venerdì 27 settembre 2013

Sui Rifiuti Grottaferrata rinuncia al futuro

L’associazione Zero Waste Lazio – Circolo di Grottaferrata ha condotto un primo approfondimento sul disciplinare e il bando di gara, contributo estivo del nostro Commissario alla gestione dei rifiuti grottaferratesi per i prossimi 5 anni.
L’analisi dei contenuti dei documenti di gara, suscita una domanda: “paghereste quanto per un albergo a cinque stelle per soggiornare in una pensione di periferia?”.
Infatti, come si può desumere dai contenuti delle specifiche del servizio, per servizi analoghi a quelli in appalto vi sono molti comuni in cui i costi sostenuti sono inferiori, ovvero a parità di costi vi sono esempi, anche non molto lontani, ove vengono offerti servizi migliori e tecnologicamente più evoluti, orientati ad una gestione del rifiuto in linea con i principi della strategia “rifiuti zero”.
Dal capitolato emerge più un servizio di “nettezza urbana”, pur evoluto, piuttosto che una reale gestione integrata del ciclo dei rifiuti. E’ come essere rimasti in mezzo al guado dopo una buona partenza – la raccolta porta a porta in quasi tutto il territorio - poiché non vi è stato da parte del Commissario Straodinario, un minimo sforzo di pianificazione, attento alle necessità emergenti nel nostro territorio, che potesse consentire il naturale sviluppo dell’attuale modello di gestione dei rifiuti, con conseguente risparmio per la collettività.
L’elemento fondamentale che è mancato, prima dell’emissione del Bando di Gara, è stato lo sviluppo del progetto e la successiva realizzazione del Centro di Raccolta (CdR – “Isola ecologica”), senza il quale non si può costruire un servizio realmente innovativo. E’ infatti il CdR il “centro di gravità” attorno al quale ruota qualunque moderno servizio integrato di gestione.
Sarebbe stato senz’altro più opportuno prevedere una proroga dell’attuale contratto e concentrarsi sulla realizzazione del CdR. In questo modo si sarebbe raggiunto il duplice risultato di lasciare la scelta politica della gestione dei rifiuti alla futura amministrazione, quindi ai cittadini, e di poter elaborare un Bando che contemplasse lo sfruttamento delle potenzialità associate all’esistenza di un CdR.
La documentazione di appalto appare una “riedizione” di quanto attualmente in vigore, senza il minimo tentativo di introdurre almeno dei correttivi ad elementi che appaiono attualmente non ottimali, come, ad esempio, la frequenza di raccolta della frazione umida.
Il capitolato, come si evince leggendo il computo metrico, prevede 5 ritiri settimanali: tale frequenza sembra una peculiarità del nostro comune, a fronte, per esempio, dei tre previsti nella maggior parte dei comuni italiani. La sola riduzione della frequenza da 5 a 3 ritiri settimanali, avrebbe prodotto un risparmio annuo pari a 150.624 euro che, guarda caso, in 5 anni corrisponderebbe esattamente al costo del CdR!
La conseguenza più grave di questa scelta è che per cinque anni andremo avanti con un appalto “vecchio” in cui i 750.000 euro già stanziati per il CdR non saranno serviti all’innovazione del servizio, ma saranno una spesa fine a se stessa, innestata su un servizio di concezione ormai “arcaica”. Tutto questo semplicemente, a causa della tempistica sbagliata, il CdR non può essere parte integrante delle proposte che saranno presentate dalle ditte partecipanti a questo bando.
Alla luce di queste considerazioni, il Circolo Zero Waste di Grottaferrata rinnova la richiesta di sospensione dell’attuale bando di gara. Laddove ci si ostinasse a procedere senza dare aperture ad una serena riflessione, riteniamo che vi possano essere comunque degli aspetti nel disciplinare di gara che dovrebbero essere almeno riconsiderati.
Qualora la notte non avesse portato consiglio e ci si ostinasse a procedere senza dare aperture ad una serena riflessione, si intende approfondire, con proposte, alcuni aspetti del disciplinare di gara che dovrebbero essere almeno riconsiderati.
Di seguito affronteremo i punti che maggiormente meritano attenzione.
L’affidamento dell’appalto sarà determinato, per quanto riguarda gli aspetti tecnici, dall’attribuzione di punteggi, per un totale di 70 punti su 100.
Leggendo attentamente la tabella di dettaglio degli elementi a cui saranno assegnati punti, emerge con molta chiarezza la conferma alle perplessità da noi espresse nei precedenti articoli.
Proviamo ad analizzarli e a commentarli:

  1. Soluzioni proposte dal concorrente per la gestione transitoria della raccolta differenziata di
Particolari frazioni del RSU in attesa che il Comune realizzi il Centro di Raccolta e che questo entri in funzione ( vedi art.34 del CSA)

PUNTI 10




Il primo elemento, che attribuirà ben 10 punti su 70, è relativo a “fantomatiche” soluzioni transitorie per la gestione della raccolta in attesa del sospirato Centro di Raccolta (CdR o “Isola ecologica”). Queste soluzioni in realtà rischiano invece di diventare definitive, in quanto non sono previste le tempistiche di entrata in funzione del nuovo Centro di Raccolta.
Non viene fatto cenno, infatti, a soluzioni che sarebbero veramente importanti, ovvero quelle da attuare “dopo” l’entrata in funzione del Centro di Raccolta, che avverrà in tempi non determinati e i cui contenuti vengono frettolosamente liquidati in poche righe dell’art. 7 del CSA. In tale articolo si dice che: “la rimodulazione del contratto riguarderà esclusivamente la riorganizzazione del servizio dal punto di vista strettamente tecnico operativo, non determinando in alcun modo la modifica del corrispettivo pattuito in contratto”.
Pertanto sono già stati esclusi eventuali vantaggi economici derivanti dalla migliore organizzazione del CdR, generatore di flussi di cassa per il Comune con conseguentemente abbassamento delle tariffe per i cittadini, a vantaggio di maggiori margini per l’appaltatore (comunque difficili da valutare per gli stessi concorrenti, date le tempistiche non definite).
Il tema del Centro di Raccolta ci appare come simbolico di un Bando che sta privilegiando le tempistiche amministrative, a scapito dell’espletamento di una gara a vantaggio della comunità. Il Circolo Zero Waste di Grottaferrata ritiene infatti assolutamente incongruo che il Comune abbia deciso di pubblicare il Bando di Gara (senza migliorare la qualità delle specifiche), prima della realizzazione del Centro di Raccolta, elemento fondamentale e primario per il miglioramento del servizio e determinante ai fini dell’elaborazione delle migliori offerte da parte dei concorrenti.
  1. Incremento delle risorse umane impiegate nell’espletamento dei servizi rispetto al minimo stabilito nei documenti posti a base di gara (pari a 45 dipendenti)


PUNTI 10


Altri 10 punti verranno assegnati al concorrente che proporrà un incremento delle risorse umane impiegate, senza specificarne gli indirizzi e i fini di utilizzo. Confrontando i parametri di altri comuni, appaiono più che sufficienti le attuali 45 risorse, pertanto un incremento riteniamo debba essere finalizzato all’espletamento di maggiori o diversi servizi.
Posto invece così genericamente, questo elemento rischia di diventare esclusivamente un parametro finalizzato a guadagnarsi l’aggiudicazione, proponendo assunzioni probabilmente poco produttive.
Sarebbe stato coerente e soprattutto vantaggioso per il servizio futuro, quindi per i cittadini, vincolare la proposta di incremento delle risorse umane alla realizzazione di specifici progetti, ovvero allo sviluppo dei servizi integrativi offerti come “migliorie”.
4) servizi integrativi ed innovativi che si vogliono offrire e migliorie che si intendono effettuare per i servizi previsti in appalto, in particolare se finalizzati al riutilizzo dei prodotti ed alla riduzione della quantità dei rifiuti da conferire in discarica in conformità alla direttive della strategia “rifiuti zero”


PUNTI 10


Il quarto elemento di valutazione appare l’unico che pone le basi per dare degli indirizzi finalizzati ad un cambio di strategia nella visione della gestione dei rifiuti, una visione moderna che intenda il rifiuto come risorsa e che porti ad una soluzione stabile del problema delle discariche e della ecocompatibilità quotidiana.
Anche in questo caso, peraltro, ci spiace notare che le proposte non potranno che essere minate da una intrinseca debolezza, vista la mancanza di un elemento cardine, quale il Centro di Raccolta, che come già osservato, non è contemplato come elemento costitutivo del futuro servizio.
Speriamo quindi che alla luce di queste nostre osservazioni si possa giungere ad un incontro costruttivo con il Commissario Straordinario, incontro più volte chiesto negli ultimi 3 mesi e mai concesso.

Associazione Zero Waste Lazio
Circolo di Grottaferrata


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