mercoledì 29 febbraio 2012

LETTERA APERTA AI SINDACI DEL CENTROSINISTRA DEI CASTELLI ROMANI


Coordinamento SEL Castelli Romani

Oggi come non mai le questioni degli assetti del territorio, della loro tenuta sotto il profilo ambientale, idrogeologico e paesaggistico rappresentano temi fondamentali di un modello di sviluppo sostenibile per la qualità della vita e delle economie delle nostre comunità.
In questi anni, i territori in cui abitiamo spesso sono stati preda di uno sviluppo edificatorio incontrollato, conseguenza di una forte pressione espansiva della Capitale, che ha consumato risorse e  beni comuni, trasformando i nostri centri urbani  in luoghi congestionati, invivibili e degradati. Terre e città nelle quali il diritto dei cittadini a decidere del proprio presente e futuro troppe volte è stato espropriato in nome di interessi che nulla hanno a che vedere con un’idea di sviluppo e lavoro per le nostre comunità, perché le economie legate al cemento muovono sì ingenti quantità di denaro, che però restano quasi sempre nelle tasche dei potentati economici di turno.
I nostri territori e le nostre comunità si trovano a fare i conti con trasformazioni urbane di area vasta, le cui conseguenze molte volte sfuggono al controllo ed alla gestione delle amministrazioni locali, che sempre più spesso sono costrette a rincorrere emergenze sociali, ambientali e sanitarie cui fare fronte con risorse sempre più scarse.
In questo contesto il Parco dei Castelli Romani, istituito nel 1984 attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare, è da sempre un patrimonio fondamentale di risorse ambientali, culturali, naturalistiche e paesaggistiche, che ha fatto da argine a questo processo espansivo. 
La settimana scorsa il Commissario “liquidatore” del Parco dei Castelli Romani ha presentato all’Assemblea dei Sindaci del Parco una proposta volta alla restrizione dei confini del Parco dei Castelli Romani. Una proposta il cui significato è chiaro ed inequivocabile: attentare alla rete di tutela e conservazione del territorio per renderlo disponibile ad ulteriori progetti di trasformazione.
Sul piano normativo la proposta è del tutto insostenibile: ci confortano le numerose sentenze del TAR, le leggi Regionali e Nazionali e gli altri atti amministrativi che, tutti, ribadiscono l’assoluta cogenza dei confini stabiliti dal “Perimetro Ravaldini” nel 1998, nelle more dell’approvazione definitiva del Piano d’Assetto del Parco. Piano d’Assetto che, come certamente sapete, è stato già redatto ed adottato dalla precedente Amministrazione del Parco, approvato dal Comitato Scientifico Regionale e che la Giunta Polverini si rifiuta di prendere in considerazione per l’approvazione definitiva, lasciandolo ammuffire in un cassetto, con tutto lo spreco di risorse pubbliche che questa scelta irresponsabile comporta.
Ci aspettiamo che tutti i Sindaci del centrosinistra castellano respingano fermamente questa proposta e assumano una posizione unitaria per la difesa dell’integrità del Parco, confermando la cogenza delle norme di salvaguardia per l’intero perimetro definito dall’allora commissario Ravaldini.
Ma è sul piano politico che vogliamo condividere con voi una riflessione ed un percorso comune. La larga maggioranza delle esperienze di governo locale nei Castelli Romani ci vede vicini, leali e saldi alleati per l’esecuzione di programmi progressisti ed improntati alla salvaguardia ambientale. Sapete che SEL ha sempre fatto, e sempre continuerà a fare, la sua parte in queste esperienze, sostenendovi con convinzione e mettendo tutte le sue capacità ed intelligenze a servizio del buon governo dei territori. SEL pone al centro della sua stessa ragion d’essere, della sua azione politica e amministrativa, la difesa del territorio, la sua cura, la sua salvaguardia da un modello di sviluppo insostenibile che non può condannare definitivamente i Castelli Romani ad assumere il triste ruolo di “periferia allargata” di Roma. Questo è uno dei punti sui quali misureremo anche le alleanze e le candidature per le prossime amministrative di primavera.
Ed è proprio per questo che è assolutamente necessario il nostro pieno coinvolgimento nelle decisioni che, come Sindaci, assumerete rispetto a questa scellerata proposta del Commissario “liquidatore” del Parco. Sarebbe un errore grave, che non potrebbe non avere importanti ripercussioni sul piano politico, se  riterreste di assumere una posizione in “solitudine”, senza cioè un confronto preventivo con la maggioranza politica che vi sostiene e con la nostra forza politica che tanto contribuisce quotidianamente al successo delle esperienze amministrative del centrosinistra.
Per tanto vi chiediamo di aprire senza indugio un confronto con Sinistra Ecologia e Libertà in tutti i Comuni dei Castelli, in una sede territoriale più complessiva, per definire insieme la posizione e le migliori strategie da mettere in campo per la difesa dell’integrità del Parco.
Crediamo poi che tutta l’Assemblea dei Sindaci del Parco debba anche porre all’ordine del giorno il tema del superamento della fase commissariale dell’Ente: una fase che perdura da anni e che non ha avuto altro effetto se non quello di paralizzarne le attività, di mortificarne il ruolo e le funzioni,  di vanificare i grandi sforzi e i molti successi ottenuti nella precedente gestione ordinaria, e che evidentemente ha come obiettivo ultimo la messa in liquidazione del Parco dei Castelli Romani. Anche in ciò crediamo si combatta una battaglia di democrazia, per restituire alle nostre comunità un governo democratico dei territori e delle istituzioni preposte alla loro tutela.
Siamo certi che saprete cogliere la lettera e lo spirito di questo nostro appello e vi rinnoviamo la nostra fiducia, con l’auspicio che in tempi brevissimi si dia avvio al confronto sulla questione testé illustrata con il partito di Sinistra Ecologia e Libertà dei Castelli Romani.



Per il Coordinamento di SEL Castelli Romani – Litoranea – Valle del Sacco
Il Coordinatore.
Andrea Tupac Mollica
mobile 392 01 87 760

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