La crisi del centro-sinistra è
direttamente proporzionale alla crisi del suo maggiore partito il PD che non è
riuscito, durante l'amministrazione Mori, a svolgere il ruolo necessario di
mediatore dei conflitti, di sintesi politica, di riferimento culturale. Il
fallimento del centro-sinistra è il fallimento del PD perché è proprio
all'interno di questo partito che i particolarismi e le lotte di potere si sono
innanzitutto manifestati e prodotti. Il PD è un partito vuoto sul piano della
visione politica, un non-luogo. Quello che dovrebbe essere per eccellenza la
sede del confronto sulle idee e le cose da fare è al contrario, il luogo del
silenzio e dell'assenza di qualsivoglia visione condivisa del bene comune.
La domanda è: è possibile
ricostruire a Grottaferrata una politica chiaramente connotata dai valori del
centro-sinistra, contando sul PD? Pia illusione. Non crediamo sia possibile,
perché il PD oggi è il partito delle tessere, dove contano solo i potentati.
A questo proposito è interessante ed istruttivo sentire le
parole del segretario del circolo locale del PD che in recente articolo dice:
"Mi piacerebbe ad esempio vedere, in
occasione delle primarie, a ogni livello, persone che realmente credono in
quello che stanno facendo, nell’opportunità di scelta che questo partito
concede ai suoi elettori e non persone ridotte a truppe cammellate chiamate a
rapporto soltanto per aumentare il proprio consenso, magari reperendole anche
in altre geografie politiche, trattando di conseguenza gli elettori come
semplici numeri da far poi pesare su tavoli di pseudo poteri."
Se il segretario di un partito denuncia così apertamente lo stato
delle cose, ammettendo la sua impotenza di fronte a questi fatti, come si può
pensare e contare su questo partito per rilanciare una politica di centro
sinistra a Grottaferrata?
Il rilancio di un progetto politico basato sui valori del
centro-sinistra, capace di delineare un'idea nuova di città, che sappia
abbandonare definitivamente quel modello dissennato di sviluppo fondato
sull'edilizia, che sappia attuare il modello partecipativo ed inclusivo, che
punti sulla riqualificazione urbana, sul creare spazi e condizioni per un
rilancio basato sui valori culturali, ambientali, di sostenibilità; tutto
questo passa attraverso la sconfitta di questo PD.
Attenzione, non che nel PD non
ci siano persone seriamente e sinceramente ispirate a valori condivisibili, ma
in questo PD queste risorse sono ora ai margini, escluse, inespresse. A pochi
mesi dall’inizio della campagna elettorale, un eventuale loro coinvolgimento da
parte degli organi dirigenti del PD di Grottaferrata, non rappresenterebbe
altro che il solito espediente volto a non perdere voti.
Noi di Sinistra Ecologia e
Libertà pensiamo sia fondamentale ricondurre queste risorse in un comune solco,
per far nascere un nuovo soggetto politico a Grottaferrata, capace di coagulare
e rappresentare diverse risorse democratiche e di sinistra in grado di
dialogare apertamente con quei nuovi soggetti politici portatori di interessi
importanti e collettivi.
Questo il lavoro da iniziare
subito al di là e al di sopra delle singole e attuali appartenenze.
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