Revocando una delibera
della precedente Giunta che obbligava una società privata a
rispettare patti sottoscritti, il Commissario prefettizio che
ha sostituito Giunta e Consiglio comunale dopo le dimissioni del
Sindaco Mori, ha consentito la trasformazione di 11.000 metri cubi
turistico-alberghieri in case di lusso in una zona pregiata e
delicata come Molara.
La precedente
Amministrazione, nel pieno del suo diritto e difendendo gli
interessi di Grottaferrata, aveva negato la richiesta del privato
a questa variante di destinazione d'uso, sottolineando che l'aumento
di abitanti sarebbe stato eccessivo, che era interesse di
Grottaferrata ricercare condizioni che creassero posti di lavoro e
rilancio della ricettività turistica, che Comune e privato avevano
preso un reciproco impegno sottoscrivendo una convenzione che
stabiliva gli interessi e gli impegni di entrambi e che questi
impegni andavano rispettati. Motivazioni sensate!
Ma il Commissario non
ne ha tenuto conto ed è entrato a gamba tesa su questioni che
riguardano la politica di gestione territoriale che dovrebbe
essere lasciata agli organi elettivi democratici e non a chi deve
temporaneamente assumere il ruolo di traghettatore fino alle prossime
elezioni tra meno di un anno. Ci
vuole prudenza, sensibilità, rispetto.
Questa iniziativa
rischia di creare un pericolosissimo precedente. Altre
lottizzazioni sono dietro l'angolo e la precedente Amministrazione
aveva iniziato a porre rimedio adottando delle Linee Guida per i
Piani di Lottizzazione ben ideate che tenevano conto degli interessi
generali e delle condizioni sociali, ambientali, di vivibilità che
si devono rispettare. L'ex sindaco Mori, con le sue dissennate
dimissioni, ha lasciato in balia degli speculatori edilizi il
territorio di Grottaferrata che, a causa anche di
atti come quello assunto dal Commissario, rischia grosso. La
questione è seria e allarmante.
Altri
atti urbanistici di notevole impatto sociale ed ambientale stanno per
essere licenziati dal Commissario e dai Dirigenti del Comune, senza
un approfondito dibattito politico-culturale ma soltanto attraverso
un mero tecnicismo burocratico.
Invitiamo il
Commissario ad una gestione del suo ufficio accorta e che tenga in
massima considerazione, prima dei diritti dei singoli, gli interessi
generali del territorio di Grottaferrata, che
non si sostituisca alla volontà popolare e non mortifichi le
aspettative della maggioranza dei cittadini. La giunta ha
un potere di discrezionalità rispetto ad atti come le lottizzazioni
che sono autonomi e politici. Manifesta un interesse generale. Se
così non fosse, se l'approvazione o meno dei piani di lottizzazione
fosse una mera certificazione di conformità urbanistica, non ci
sarebbe bisogno di una giunta, basterebbe l'ingegnere comunale. Così
non è!
Si ristabilisca la
“giusta misura” amministrativa. Chiediamo a tutti i cittadini, le
associazioni e le forze politiche di vigilare e di non restare inerti
ma di far sentire forte la loro voce nell'interesse di tutta la
collettività.
Invitiamo
i cittadini a manifestare la preoccupazione per i rischi che corre il
territorio di Grottaferrata inviando una mail all'indirizzo
commissario@comune.grottaferrata.roma.it
“U
Lengheru Neru”
“Il
Piccolo Segno” di Grottaferrata
“Italia
Nostra” Sezione Castelli Romani
"Comitato di cittadini Cartabrutta e Pratone"
"Comitato di cittadini Cartabrutta e Pratone"
P.S.
Proponiamo di seguito un testo che chi vuole può inviare alla mail del Commissario prefettizio di Grottaferrata come proposto.
Buongiorno,
esprimo
la mia forte preoccupazione per i rischi che comporta per
il territorio di Grottaferrata l'approvazione incondizionata
delle numerose lottizzazioni presentate in aree di delicato
equilibrio ambientale.
Gli
interessi particolari di gruppi di imprenditori non possono
anteporsi all'interesse generale dei cittadini, che aspirano ad
una città vivibile e sostenibile nel suo sviluppo.
I
carichi ambientali su un territorio già critico sono al limite,
così come la qualità del vivere, in particolare proprio
nei quartieri oggetto dei Piani di Lottizzazione come
“Pratone”, "Cartabrutta", “Molara”, “Borghetto”.
Come cittadino,
Le chiedo di non ipotecare irreversibilmente il futuro
del territorio grottaferratese con decisioni che non
tengano conto di scelte politiche assunte da organi
istituzionali democraticamente eletti, elaborate a seguito
di dibattiti approfonditi in anni di confronto.
Distinti
saluti
(firma
di ognuno)
Io dico: prima lo seppelliamo di critiche e poi lo rimpiangiamo? (il Sindaco)
RispondiEliminaMori è stata un Sindaco che non è riuscito a portare a casa nulla di nulla; dopo tre anni neanche il nuovo PRG. Poi si è dimesso nel momento più caldo (si sapeva benissimo che il nodo lottizzazioni andava affrontato con determinazione). Le responsabilità di Mori sono quindi doppie. Prima non ha fatto nulla e poi se è andato come nulla fosse. Un politico navigato come lui è molto strano che abbia commesso un errore politico così stridente.
RispondiEliminaEgr. Commissario,
RispondiEliminail problema "Molara" è un argomento che si è perpetuato negli anni perchè le varie amministrazioni che si sono succedute nel tempo, anche a seguito di interessi politici trasversali, hanno sempre valutato negativamente tale lottizzazione perchè Grottaferrata non può permettersi di edificare ulteriormente un territorio già saturo di edifici e mancante delle infrastrutture necessarie alla viabiltà.
Invece di pensare alla trasformazione di 11.000 mc turistico-alberghieri in case di lusso, cosa che secondo il sottoscritto non dovrebbe far parte delle sue incombenze, valuti la possibilità di portare avanti un progetto legato alla viabilità nel quartiere "Pratone", già peraltro approvato e finanziato dalla Regione Lazio negli anni 2004 o 2005. Ciò darebbe la possibilità agli abitanti del quartiere di avere una nuova modalità di accesso al quartiere stesso eliminando un semaforo che, attualmente in determinati orari del giorno, crea dei lunghi tempi di attesa per il transito sulla via Tuscolana. Forse Lei non sa che nel quartiere "Pratone" incidono circa 2.000 famiglie che tutti i giorni devono uscire dal quartiere attraverso due sole vie di uscita peraltro una opposta all'altra. Ciò comporta che qualsiasi lavoro venga effettuato, come ad esempio il ripristino delle perdite dalla conduttura dell'acqua nella stradina di uscita, quest'ultima viene interdetta anche per qualche giorno e gli abitanti sono costretti a fare chilometri per uscire dal quartiere. Lei pensa alla lottizzazione? Dove si riversano i circa 1500 nuovi abitanti che si potrebbero insediare alla Molara? Pensi a risolvere queste problematiche invece di pensare a nuovo cemento.
Distintamente.
Ing. Riccardo Fulvi