lunedì 4 novembre 2013

Elezione del segretario del Pd di Grottaferrata: Broccatelli-Bertuzzi mantengono la leadership. Sconfitti i “capodarchiani” di Confronto Democratico


Il circolo del Pd di Grottaferrata ha eletto il suo nuovo segretario. Il candidato dell'accoppiata Broccatelli-Bertuzzi, Diego Santoni, ha stravinto conquistando il 75% dei voti.
La nuova corrente Confronto democratico ultima nata in casa Pd - che si ritrova con 6 membri del Consiglio direttivo su 24 - saluta l'evento come un “indubbio successo”. Alla faccia dell'ottimismo! Verrebbe da definirla piuttosto: “sonora sconfitta”, ma forse abbiamo parametri di valutazione diversi; a ciascuno il suo. Contenti loro, contenti tutti.

La sostanza dei fatti, però, è che il Partito democratico è sotto amministrazione controllata dei due “B” che, suggellando un patto per ora funzionante, hanno blindato il Direttivo con tutto ciò che ne consegue in termini di decisioni da qui alle elezioni su, liste e programmi e si presenteranno alle primarie con il vento in poppa.

Gli sconfitti di Confronto democratico - leggi: “Capodarchiani” - non stanno messi benissimo. Lo avevamo già detto che quella era un'operazione tutta interna al Pd per cercare di togliere spazio a B&B  con un'immagine presentabile.
Nel partito, questo tentativo è stato sconfitto. I Capodarchiani hanno un ruolo marginale.

È appena il caso di sottolineare che, a differenza delle scorse elezioni quando l'opposizione dell'ultimo minuto riuscì ad allearsi con uno dei “B” (Broccatelli) lasciando l'altro (Bertuzzi) isolato, ora si ritrova essa stessa isolata. La questione è che se si abbandona un partito all'inedia per anni, se si assiste inermi alla dissoluzione di qualsiasi dibattito e confronto interno, l'operazione dell'ultimo minuto di metterci una pezza può riuscire una volta, una seconda è già più complicato.
A questo punto Confronto democratico può solo sperare in quello che diciamo noi, e cioè che il partito democratico è completamente scollato e distante dal suo elettorato, e dunque tentare con le primarie di ribaltare la situazione. Staremo a vedere.

Quale sarà il candidato alle primarie di Confronto democratico? I nomi che girano sono sempre gli stessi. Mucciaccio e Sollecito sembrerebbero ormai fuori della partita. Si è fatto a suo tempo il nome di Danilo Intreccialagli, ed ultimamente sulla stampa è venuto fuori insistentemente il nome di Luciano Andreotti. La scelta sarà fra questi due? Oppure uscirà fuori un terzo nome? Chissà.

Le elezioni dei segretari dei circoli Pd si sono tenute in tutta Italia durante questo fine settimana. Da più parti sono stati denunciati tesseramenti gonfiati dell'ultimo minuto per favorire qualche candidato. Dichiarazioni di alti dirigenti nazionali hanno svelato file di immigrati neo-tesserati per appoggiare questo o quello. “Vannino Chiti: “compravendite vergognose frutto di regole assurde”; Pippo Civati: “diamo l'immagine di un partito in cui la corsa per il potere è più importante del rispetto delle regole”.
Sconfortante! 
Un partito, quello democratico, ormai incapace agli occhi degli stessi dirigenti di rappresentare la speranza, di essere capace di un sussulto democratico.

Mai come ora è evidente che l'alternativa per un moderno e democratico centro sinistra, capace di rappresentare gli interessi del popolo progressista, si costruisce fuori dal Pd, nella società vera, nelle intelligenze di cittadini e associazioni che non si riconoscono più nelle rappresentazioni deludenti di un partito occupato a contare le tessere piuttosto che ad essere laboratorio di confronto sulle idee.

La redazione

1 commento:

  1. 1 - Confronto democratico in 1 mese rappresenta 1/4 del direttivo;
    2 - l'idea di introdurre il confronto, cioè parlare e decidere sulle necessità e sviluppo della popolazione è oltre modo positivo. Certamente si scontra con la distrazione dei residenti, tutti impegnati a risolvere le problematiche personali e giustamente della propria famiglia;
    3 - una popolazione che si accontenta di essere sentita nelle occasioni canoniche, significa che non ha il senso del bene comune, ne consegue che non c'è politica;
    4 - anche le primarie rispetteranno l'attuale percentuale sia perché la nascita del gruppo di pensiero non è noto, sia perché l'affetto per il passato supera l'eventuale desiderio di innovare impegnandosi:
    5 - non bisogna essere consiglieri ne segretari di partito per fare occuparsi dei problemi altrui.
    I commenti che i dirigenti di partito emettono a commento dei congressi di circolo variano con il risultato ottenuto e quindi del tutto sporadici e provvisori. D'altra parte i signori delle tessere sono partiti in grandissimo vantaggio rispetto agli eventuali nuovi tesserati. Vogliamo fare la prova di rendere il tesseramento completamente gratuito ed imporre lo svolgimento di almeno quattro assemblee cittadine, poi vediamo il prossimo direttivo come sarà composto. "Spes ultima et perenne dea".
    corrado, il marinese

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