Dopo tre mesi di indagini, sopralluoghi, verifiche, le competenti autorità, Carabinieri di Grottaferrata in testa - ai quali va il nostro apprezzamento per aver svolto un lavoro esemplare - hanno concluso il loro lavoro. Risultato: gli allarmi e le preoccupazioni delle nostre associazioni avevano fondate ragioni e dunque il Comune di Grottaferrata ha emesso un'Ordinanza, ingiungendo alla proprietà della Tenuta Fonteia di demolire a proprie spese le opere abusivamente realizzate entro 90 giorni, trascorsi i quali la tenuta – vigneti a parte - potrà essere acquisita gratuitamente al patrimonio pubblico.
“Un
risultato importantissimo” – afferma Enrico Del Vescovo di Italia
Nostra - “ottenuto grazie all'azione di controllo sociale del
territorio operato dalle nostre associazioni. È
un
premio per la coerenza e l'impegno di chi si è sempre battuto
tenacemente per la tutela del territorio. Ma è anche una lezione per
tutti gli scettici e coloro che diffidano dell'efficacia delle azioni
degli ambientalisti.”
Aggiunge
Angelo D'Ottavi de U Lengheru Neru: “Questa è una di quelle
vicende che rafforza la fiducia verso le istituzioni che devono
garantire il rispetto delle norme e della legalità, base di ogni
vivere civile, e di questi tempi non è poco. A leggere l'ordinanza
c'è da restare a bocca aperta. Una sequela di difformità di vario
titolo che lascia esterrefatti.”
“Le
nostre associazioni” - afferma Luigi Fortini del Piccolo Segno di
Grottaferrata - “da un anno e mezzo circa a questa parte hanno
prodotto una serie di interventi e Sit-in, esposti, su operazioni a
nostro parere, molto discutibili: la vicenda del Nuovo Depuratore di
Valle Marciana; il progetto della Stazione a Villa Senni; la più
generale politica di Gestione territoriale; il tema della
Partecipazione. Su tutti questi temi abbiamo svolto studi, analisi
critiche, prodotto dossier. Crediamo fermamente che l'azione della
Società Civile, la capacità di coinvolgimento dei cittadini ad una
Cittadinanza attiva siano i grimaldelli democratici che consentono ad
una Comunità di vivere, partecipando, alla sua rinascita.”,
conclude Fortini.
Cosa
succederà ora? “Sappiamo bene” conclude Andrea Sebastianelli del
Piccolo Segno di Rocca di Papa - “che per quanto riguarda il PUA di
Tuscolo, non è finita qui. Resistenze, lungaggini, tentativi di
fermare l'esecuzione dell'Ordinanza si possono ragionevolmente
attendere. Ma una cosa è certa. Staremo con gli occhi ben aperti a
chiedere e richiedere, ove necessario, il rispetto della legalità.
Per tutti e su tutto.”
Il Piccolo Segno
U Lengheru Neru
Italia Nostra –
Sezione Castelli Romani
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