martedì 13 novembre 2012

I quattro dell'Ave Badia


Erano in cinque, sono rimasti in quattro; uno - il più piccolo - richiamato da nonno Mori: “a regà viè qua, eccote i sordi, vamme a comprà mezzo sigaro”.
Però vuoi mettere? Quattro è il numero perfetto per un gruppo, molto ma molto meglio del cinque.
E allora sciorinando, “i quattro cavalieri dell’Apocalisse” o “la banda dei quattro”, “il Quartetto Cetra”, “i Ricchi e Poveri” - che erano quattro, due uomini e due donne, proprio come i nostri eroi - o il “Quartetto di Liverpool”. Ancora, “i Quattro moschettieri”, che non erano tre, come di solito si pensa.

Non so se intendano proporsi come “i Quattro Evangelisti”, pastori di un nuovo verbo politico.
Quale il titolo più indicato? Quello che mi pare meglio rappresenti i “fuoriusciti stanchi di Mori”, è il cinematografico: “i quattro dell’Ave Maria”; anzi “i quattro dell’Ave Badia”.
Da maggio che ci stavano pensando e adesso Mori sembra sempre più vicino al destino connaturato nel suo stesso nome (destino politico s’intende, per il resto gli auguriamo lunga vita). Perché fuori dal gruppo PD? Perché così hanno le mani più libere per poter “dare qualche giro di manovella” al poco amato Sindaco. A meno che, non vadano in suo soccorso le truppe della Lista Civica della destra oppositoria. Avranno questo coraggio? Per la verità non ci meravigliamo più di niente. In questa nostra disastrata Italia della politica, potrebbe succedere di tutto, anche che Renzi – qualora venisse trombato alle primarie – possa succedere ad Alfano o che Bertuzzi - visto che Sindaco con il centro sinistra non ci diventerà mai - possa tentare con lo schieramento avverso.
Mori è accusato di essere un re, meglio un despota. Come dare torto ai quattro? Mori ci ricorda molto il re del fumetto “Il mago di Wiz”, vi ricordate? C’è una vignetta nella quale il re dice al mago: “Devi assolutamente aiutarmi! Ho la nauseante sensazione che la plebe mi ami”. Non è così, naturalmente, nessuno lo ama, ma al re la sola idea che il popolo possa amarlo, gli fa venire la nausea. Non vi sembra che si addica perfettamente a Mori?
Ora il PD vede dimezzarsi la sua rappresentanza in Consiglio comunale. Che spettacolare partito e che successo per la direzione del PD locale! Si tratta di capire se i quattro dell’Ave Badia siano usciti solo dal gruppo o anche dal partito. È possibile uscire dal gruppo ma non dal partito? Boh! Capace pure che si!  
Altra notizia vertiginosa: Tomboletti scrive a Di Pietro ed esce dall’IDV. Torna battitore libero. Ah, ah, ah! Come se fosse mai stato qualcosa di diverso. È interessante capire cosa farà adesso. Cioè adesso va bene così, ma alle prossime elezioni che farà? Si presenterà con Grillo? Poco probabile. Forse tenterà il grande rientro nel PD. Ve lo immaginate? Broccatelli, Bertuzzi, Tomboletti. Terrificante!
D’altra parte mentre Bertuzzi, per le primarie del PD, si è schierato con Renzi, Tomboletti invia messaggi su internet di sostegno a iniziative politiche di Renzi. Ammazza oh! Hanno già trovato un accordo stì due?
La Rottamatio films production presenta: “una poltrona per due” con Stefano Berboletti e Mauro Tomtuzzi .
E i quattro dell’Ave Badia? Quale sarà il loro futuro? Hanno in mente qualcosa? Si preannuncia un periodo molto interessante per la politichetta grottaferratese. E ai problemi della città? Piano Regolatore, Nuovo Depuratore, Isola Ecologica, Comitati di quartiere, Bilancio comunale; chi ci pensa? Eh beh, adesso pretendete troppo. 

                                      
                                                                                         L’Artiglio del Coniglio

2 commenti:

  1. ahahaah.. ma chi chi è questo ilarico politicante.... che però non ha il coraggio di firmarsi....

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