venerdì 23 novembre 2012

REPLICA ALL’ASSESSORE CASTRICINI


L’assessore Castricini si avventura in una strenua difesa del progetto del Nuovo depuratore a Valle Marciana. Lo fa rilasciando un’intervista sorprendente, a tratti di una ingenuità che lascia allibiti, molto spesso imprecisa.
Intanto una premessa che riguarda diciamo così, l’agibilità democratica. L’assessore ci rimprovera di essere “ambientalisti locali espressione mascherata di partiti politici”. E allora? Perché se uno è un ex Sindaco, oppure ha fatto parte del movimento cooperativo oppure è il segretario di un partito politico non rappresentato in Consiglio comunale, per questo non ha facoltà di criticare anche aspramente provvedimenti che ritiene sbagliati e anzi pericolosi per Grottaferrata? Lo decide Lei chi deve avanzare critiche e chi no? Ma guardi, casca proprio male caro assessore. Noi avanziamo critiche, proposte, suggerimenti come partecipanti ad associazioni o giornali locali, quando lo riteniamo opportuno e sempre con uno spirito positivo. La nostra appartenenza o meno a partiti politici è affare di ognuno di noi e non ci sembra sia vietato dalla costituzione, al contrario.
Chiusa la polemica, veniamo ai contenuti.

1.    L’Assessore ci invita a ricorrere al TAR, per vizi procedurali. Sarebbe stato il caso certo, ma non era ormai più possibile perché eravamo fuori con i tempi, visto che avete portato in approvazione il progetto alla chetichella senza fa sapere niente a nessuno, quando invece su un fatto così importante sarebbe stato auspicabile coinvolgere i cittadini e le associazioni ad una comune riflessione, non crede assessore? La verità è che a Grottaferrata nessuno ha saputo nulla di questa approvazione in Consiglio comunale, neanche a momenti i consiglieri comunali, che quando oggi glielo vai a ricordare qualcuno casca dalle nuvole. Dopodiché ci siamo anche resi conto, leggendo bene i documenti, che alcune procedure generali sollevavano qualche interrogativo che abbiamo inteso comunicare con un esposto alla Procura della Repubblica di Velletri. Non dimentichiamo poi che, mentre lavoravamo, per il Comune, per la riapertura degli antichi sentieri del Vallone, l’Amministrazione di cui Lei fa parte, non ci informava che da lì a poco sul percorso degli antichi sentieri sarebbe avvenuto lo sbancamento per la posa della fognatura.
2.    L’Assessore giustamente parla di osservazioni alla variante di PRG di Grottaferrata, relativamente al depuratore, con un pizzico di malizia possiamo aggiungere che la delibera, di un provvedimento così impattante per il nostro territorio, è stata presa il 29 giugno 2011, per cui le osservazioni avrebbero dovuto avvenire nei mesi di luglio ed agosto. Potremmo anche sbagliarci, ma non ricordiamo nessun manifesto per le osservazioni alla variante al PRG. Aggiungiamo e ripetiamo (repetita juvant), che questo nuovo depuratore non servirà ai bisogni di Grottaferrata, che possiede già un suo depuratore per 30.000 abitanti, ma servirà ai bisogni di Rocca Priora, Montecompatri (per il tratto su via Anagnina e Rocca di Papa, ed è quindi al servizio di altre comunità senza vantaggi o compensazioni per Grottaferrata.
3.    L’Assessore afferma che la delibera di Consiglio Comunale (n. 24 del 29 giugno 2011), “andava ad integrare la delibera della Giunta Ghelfi del giugno 2009”. Non è così! Quella delibera era illegittima perché presa da un organo (la Giunta) incompetente. Infatti un progetto preliminare di un’opera pubblica, che tra l’altro prevede una variante urbanistica, NON può essere presa dalla Giunta ma solo dal Consiglio comunale che ne ha competenza. Dunque trattandosi di una delibera illegittima caro Castricini, avete dovuto portarla all’approvazione del Consiglio Comunale, assumendovi tutte le responsabilità della cosa. Ghelfi per capirci vi ha lasciato il cerino in mano (e vi ci siete scottati).
4.  L’Assessore aggiunge una dichiarazione, che fa venire i brividi, ovvero “…se il Consiglio comunale non avesse adottato la variante… con i lavori già appaltati dalla Regione Lazio l’impresa esecutrice avrebbe potuto chiedere un risarcimento per danni…” Quindi assessore Lei sta dicendo che la Regione Lazio ha appaltato i lavori anche in mancanza delle delibere necessarie? A noi questa sua ammissione ci sembra a dir poco sorprendente; le pare una procedura normale? Aggiungiamo di più: il parere V.I.A. (valutazione di impatto ambientale) risale al dicembre 2011, ben sei mesi dopo la delibera comunale. E se la V.I.A. fosse stata negativa? Cosa sarebbe successo? Quando il Consiglio comunale ha approvato la delibera non poteva sapere l’esito della V.I.A. Anche qui mi pare che come leggerezza (a dire poco) non c’è male.
5.  Sui risarcimenti si apre un vero giallo, o la Regione Lazio aveva fatto un appalto capestro con la ditta esecutrice dei lavori, ponendola in una posizione di forza; o la Regione Lazio con questo suo appalto poneva i comuni nella parte di dover subire una “diminutio” del diritto a decidere sul proprio territorio.
6. Sulle opere migliorative, c’è sicuramente da ridere, qualsiasi comune che deve prendere una così drastica ed impattante delibera sul proprio territorio pretende, prima di approvare qualsiasi atto, e per iscritto, l’impegno regionale ad eseguire delle opere compensative. Inseguire i buoi dopo che sono scappati lascia il tempo che trova. Se la Regione Lazio non eseguirà quanto richiesto dall’ineffabile Assessore Castricini, che farà l’Assessore gli metterà il sale sulla coda? L’Assessore ci mostri gli atti che impegnano la Regione Lazio ad eseguire i lavori, o fa meglio a tacere.
7.  L’Assessore parla poi di abitazioni che attualmente non sono allacciate alla rete fognante ed utilizzano pozzi neri, per caso l’Assessore si riferisce al quartiere abusivo di Tuscolo e del Querceto? I cui abitanti sono lisciati ed illusi, per meri motivi elettorali, che la perimetrazione delle aree abusive costituirà la sanatoria tombale? Per onestà intellettuale l’Assessore dovrebbe dirlo chiaramente che, visti i vincoli esistenti, la perimetrazione, forse permetterà l’allaccio in fognatura e la realizzazione di altri servizi, che dovranno essere pagati con le relative imposte, ma che mai sarà possibile ottenere la concessione in sanatoria. E visto che siamo in argomento, caro Assessore, quando l’Amministrazione di Grottaferrata si deciderà a quantificare i metri cubi abusivi come prescrive la legge? Forse, visto che i metri cubi abusivi incideranno sul calcolo totale dei metri cubi del PRG, è meglio che non si sappia in giro e si lascino come fantasmi sullo sfondo, così da non avere alcun effetto sulle cubature del PRG?
8.    Inesatto è poi quanto affermato dall’Assessore Castricini, che con questo depuratore si separerebbero le acque chiare da quelle nere; in primis perché il progetto regionale prevede una unica condotta per le acque chiare e per quelle nere, e quindi non si capisce in virtù di quale miracolo le acque si separerebbero, in chiare e nere, l’unico precedente che si ricordi è quello di Mosè sul mar rosso, ma anche lì le acque si separarono ma restarono salate su un lato e sull’altro.
9.    Relativamente alla preoccupazione dell’Assessore della grave erosione del terreno che mette in pericolo gli agricoltori frontisti, lo rassicuriamo informandolo che l’erosione è sì dovuta al rivo dell’acqua Mariana, ma subito dopo il vecchio depuratore, anche perché quando piove, dato che non ci sono condotte per le acque chiare e scure, ma un’unica condotta, gli addetti al depuratore debbono necessariamente scaricare nel fosso quello che proviene dalla condotta, essendo impossibile contenere nelle vasche dei fanghi tutta l’acqua piovana e non. Con il secondo depuratore il problema raddoppierà, visto che raccoglierà le acque nere piovane di Rocca Priora, Rocca di Papa, Montecompatri (sulla Via Anagnina)  e certo che sarà necessario creare grandi argini per evitare erosioni.

Concludendo caro Assessore Castricini ci sembra che i suoi rilievi siano un ardito tentativo di risposta e che di questi resti alla fine solo l’eco dello stridio delle sue unghie che tentano di arrampicarsi sugli specchi. Per parte nostra continueremo ad informare i cittadini delle gravi responsabilità, che Lei e l’Amministrazione di cui fa parte, avete assunto nell’approvare un progetto che cosi com’è rappresenta un carico insostenibile per Grottaferrata e per i suoi cittadini. 



    ITALIA NOSTRA                                          U LENGHERU NERU                                    IL PICCOLO SEGNO
Sezione Castelli Romani

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