Questo fatto, già di per sé grave e denso di
significati, assume un’importanza ancora più rilevante leggendo il comunicato
stampa nel quale i quattro consiglieri annunciano la costituzione del nuovo
gruppo.
Dal comunicato, infatti, emergono due
aspetti che in questi due anni e mezzo hanno caratterizzato la vita politica e
amministrativa di Grottaferrata: l’assenza di condivisione, da parte del
sindaco Mori, riguardo alle più
importanti decisioni amministrative; l’inadeguatezza e l’incapacità dei
dirigenti del partito democratico nell’affrontare una crisi che si trascina da
tanto, troppo, tempo.
Andiamo per ordine.
Da più di un anno cinque consiglieri, ora
diventati quattro, si lamentavano del fatto che il sindaco sistematicamente
evitava, anche nelle decisioni amministrative più importanti per il futuro del
paese, di coinvolgere i consiglieri di maggioranza. La conseguenza di questa
politica da “genio solitario” ha più volte creato problemi in consiglio
comunale: abbiamo assistito a scene imbarazzanti nelle quali i consiglieri di
maggioranza erano costretti a votare cose che non condividevano e che non erano
state preventivamente discusse e approfondite tra le forze politiche di
maggioranza.
Dobbiamo dire che i quattro consiglieri si
sono sempre assunti le proprie responsabilità e mai, nel bene e nel male, si
sono defilati o hanno fatto mancare il proprio voto. Per capirci non si sono
mai comportati come i consiglieri Bertuzzi, Ferretti e Tomboletti che con la
loro contemporanea assenza resero impossibile lo svolgimento di un importante
consiglio comunale. Sia detto per inciso: oggi Ferretti è il capogruppo del PD,
a Bertuzzi e a Tomboletti sono stati regalati due assessori. Evidentemente
hanno saputo farsi perdonare quello sgarbo.
E passiamo al partito democratico.
Come dicevamo, questo malessere che i
quattro consiglieri hanno recentemente concretizzato con l’uscita dal gruppo
consigliare del PD, dura da più di un anno e quanto essi affermano nel
comunicato la dice lunga sulla gestione politica di questa faccenda: “Il circolo locale (del PD), nonostante l’impegno profuso da parte dei
sottoscritti attraverso la stesura di documenti e la ricerca costante tesa alla
costruzione di un solido sostegno politico privo di contenuti personalistici,
non ha applicato le regole statutarie, riservando attenzione solo alle esigenze
di alcune figure istituzionali ed ignorando le nostre legittime richieste, con
ciò determinando uno squilibrio di trattamento che ha aumentato le distanze e
ridotto in modo ingiustificato e significativo il peso specifico che la
funzione di consigliere richiede.”
In poche parole: non è che il partito non ha
preso in considerazione i problemi che i quattro ponevano, ma ha volutamente
sminuito il ruolo e la figura dei consiglieri comunali con un eccessivo e
acritico appiattimento sulle posizioni del sindaco e della giunta. Il tutto
senza confronti pubblici.
Una domanda: ma come fanno gli iscritti del
PD a sopportare una tale gestione del partito? Il segretario che, di fatto, ha
assistito senza saper o poter fare nulla al dimezzamento del gruppo
consigliare, rimane al suo posto come se nulla fosse successo?
Per finire, vogliamo porre qualche domanda
anche ai quattro fuoriusciti.
Abbiamo detto che si sono assunti le proprie
responsabilità, per disciplina di partito e per responsabilità amministrativa:
questo però ha anche significato, per esempio, che nulla hanno detto, nell’arco
di dieci mesi, riguardo al ricorso al Consiglio di Stato contro il Piano d’assetto del
Parco, presentato dal sindaco Mori.
Ora, che con la costituzione del nuovo
gruppo, sono liberi da ogni “disciplina”, chiediamo loro:
che ne pensate della stazione ferroviaria a
Villa Senni? Avete qualcosa da dire riguardo alla “sistemazione” di piazza De
Gasperi? Come affrontate il problema del depuratore? La vostra posizione
sull’ecocentro? E riguardo al verbale della riunione tenutasi il 13 marzo tra
sindaco, vicesindaco e alcuni imprenditori che si occupano di edilizia, avete
qualcosa da dire? Sapevate di questa riunione? Siete d’accordo con lo scempio
urbanistico che quella riunione ha contemplato in zona pratone?
Da voi i cittadini di Grottaferrata si
attendono delle risposte per capire quale sarà il vostro ruolo in questa
amministrazione.
Mi piacerebbe conoscere i nomi, anche se può essere facile immaginarlo, di questi di questi quattro rinsaviti.
RispondiEliminaVeronica Arpaia, Lorenzo Bongirolami, Ruggero Capulli, RIta Consoli...
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