mercoledì 28 novembre 2012

Su Grottaferrata si prepara un’ondata di cemento

A Grottaferrata gira con insistenza, tra consiglieri e addetti ai lavori, un documento che riguarda un verbale relativo ad una riunione che si sarebbe tenuta il 13 marzo 2012 presso il Comune di Grottaferrata. L’incontro, a quanto riportato nel documento, sarebbe avvenuto tra rappresentanti dell’Amministrazione comunale e alcuni imprenditori dell’edilizia. Oggetto della riunione: “interventi edilizi nelle zone di espansione”.

I contenuti del documento sono allarmanti. In una situazione nella quale l’Amministrazione comunale ha presentato le Linee Guida del P.U.G.C., cioè del nuovo Piano Regolatore Generale, e si è in attesa del nuovo strumento, si starebbe di fatto contrattando con imprenditori legati all’edilizia nuovi e ingentissimi interventi edilizi (si parla di oltre 100.000 mc) in base alle norme del vecchio PRG, strumento obsoleto, sovradimensionato, superato tanto che appunto si rende necessario un suo adeguamento. Gli intereventi riguarderebbero soprattutto la zona del Pratone sotto Tuscolo e attigua alla Zona delle cooperative, in un contesto già fortemente congestionato e sovraccarico dal punto di vista della viabilità, dei servizi essenziali ad iniziare da acqua e allacci in fogna. 
La cosa sarebbe di una gravità politica, di un carico ambientale, di una insostenibilità sociale inaudita.
È da anni che si sta parlando di nuovo PRG; vicende politiche e giudiziarie si sono alternate e ad oggi non si è ancora riusciti a trovare una soluzione che appare quanto mai urgente. Il nuovo Piano che si chiama P.U.G.C. (Piano Urbanistico Generale Comunale) giace da due anni in un cassetto del Palazzo Comunale senza un vero dibattito, senza confronto con i cittadini. Anche alla luce di questi “interventi edilizi”, appaiono in tutta la loro evidenza le responsabilità politiche dell’Amministrazione Mori. In più occasioni questo giornale ha avanzato una proposta circa l’opportunità di assumere urgentemente una Variante di Salvaguardia che congelasse la situazione edilizia allo stato attuale e contemporaneamente aprisse un confronto partecipato per definire i criteri, le proposte per un nuovo Strumento Urbanistico Generale che tracciasse l’idea di Città per il futuro prossimo. È sempre stato risposto no e i risultati sono questi.

A questo punto intendiamo rivolgere domande precise sulle quali ci aspettiamo risposte precise e aggiungiamo urgenti. Rivolgiamo queste domande in primis al Sindaco e all’Assessore delegato in materia di Edilizia, ma inevitabilmente al Presidente della Commissione Urbanistica comunale e al Responsabile del 1° Settore “Pianificazione Territoriale Sviluppo del Territorio”.
1.    È vero che con convocazione del 5 marzo 2012 prot. 8526 si è tenuta il 13 marzo 2012 un incontro tra rappresentanti del Comune e Imprenditori legati all’Edilizia per discutere su “Interventi edilizi nelle zone di Espansione”?
2.    Si sono eventualmente tenuti altri incontri?
3.    Visto che l’argomento dell’incontro riguarda proposte di diverse lottizzazioni la Commissione Urbanistica ha affrontato l‘argomento?
4.    Trattandosi di un problema squisitamente urbanistico, come mai il Presidente della Commissione consiliare competente non era presente all’incontro?
5.    L’attuale Assessore all’Edilizia privata, visto che alla data della presenta riunione non era ancora in carica, è al corrente di questi fatti? Ha eventualmente avuto modo di studiare il problema e suggerirne soluzioni di qualche tipo?
6.    Si ritiene opportuno portare alla discussione del Consiglio comunale l’intero intervento, che si profila come un vero Piano di Lottizzazioni, per verificare se esistano le condizioni ambientali e infrastrutturali e se siano coerenti con i piani sovracomunali?

Siamo molto preoccupati del segno che questa Amministrazione sta tracciando nella politica di gestione territoriale: vicenda del Nuovo Depuratore, nuova Stazione a Villa Senni, perimetrazione dei nuclei abusivi, ricorsi contro il Parco, piani sul complesso Bartolomeo Gosio, progetto di Risistemazione di Piazza De Gasperi, sono tutte articolazioni di un disegno che ha un’unica trama, quella legata ad uno sviluppo che tanto ha a che fare con la cementificazione del territorio e poco ha a che fare con gli interessi reali dei cittadini di Grottaferrata. Pensavamo di aver visto il peggio per Grottaferrata con le Amministrazioni di centro destra. Ci sbagliavamo. E diciamo questo con una profonda amarezza, un amarezza ancor più forte per le aspettative che nutrivamo verso l’attuale Amministrazione Mori. Grottaferrata ha bisogno d’altro e questa Giunta prima lascia e meglio è.  

1 commento:

  1. Riporto fedelmente:
    Gli interventi riguarderebbero soprattutto la zona del Pratone sotto Tuscolo e attigua alla Zona delle cooperative, in un contesto già fortemente congestionato e sovraccarico dal punto di vista della viabilità, dei servizi essenziali ad iniziare da acqua e allacci in fogna.
    E aggiungo:
    SENZA CONTARE QUELLO CHE POTREBBE SIGNIFICARE, IMPATTO AMBIENTALE A PARTE, A LIVELLO DI TRAFFICO.

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