La fine di
un sogno
Seguo in questi giorni
e momenti le vicende del PD nazionale, l’organizzazione
dell’assemblea generale, le discussioni e le liti tra le correnti,
vecchi e nuovi personaggi che s’incolpano a vicenda, la ricerca di
un nuovo segretario, un reggente che traghetti, qualcuno, insomma,
che sappia tirare fuori questo partito da una situazione a dir poco
imbarazzante.
Seguo questi momenti
con ansia e trepidazione, nella speranza che succeda qualcosa, che si
accenda una luce, ma non so.
Ho seguito anche le
vicende locali, sia quelle dell’amministrazione sia quelle del PD
grottaferratese, e dire che il cuore mi si stringe è poca cosa.
In entrambe le
situazioni torno a guardare i giorni passati e vedo un’evidente
catena di errori che una classe politica degna di questo nome non
avrebbe mai dovuto commettere, particolarmente in questi giorni, in
questo periodo di grandi difficoltà per le famiglie, per i giovani,
per il lavoro che non c’è, per la fine della speranza, per un
futuro indefinibile.
Io non sono più
iscritto al PD, da tempo, per cose insopportabili alla Regione Lazio
per i Patti territoriali alla Provincia di Roma, per gli schizzi di
vergogna e rossore che ci hanno sempre toccato, mai usciti chiari e
limpidi. Non sono iscritto a nessun partito, ma l’area che quel
partito rappresenta o rappresentava è la mia e quella di tanta gente
che ha avuto e condiviso tante speranze, quella che ho sempre
ritenuto migliore, piena di idee innovative, di moralità, senso
dello Stato, senso del Comune a dispetto di tutte le sofferenze della
mia sindacatura, senso del servizio, non del potere.
Di tutto questo non è
stato tradotto nulla nella realtà, anzi!
Non pensavo proprio,
dopo tanti anni d’impegno politico e sociale, che arrivassimo a
questo punto e spesso mi domando, dove abbiamo sbagliato, cos’è
che non abbiamo capito, quando hanno prevalso i furbetti della
politica?
Durante tutto il
mandato di sindaco non ho avuto tessere; ho seguito l’esempio di
uno dei più significativi sindaci di Grottaferrata, Antonio
Intreccialagli che depositò al comando dei vigili urbani la sua
tessera repubblicana e la riprese alla fine, dopo aver fatto il Piano
regolatore, tanto per ricordarne la portata.
Il sindaco di tutti,
al servizio di tutti.
Ho fatto la tessera
del Pd seguendo i suggerimenti di Benigni, di Scalfari, quando
invitavano tutti a partecipare, a non allontanarsi dalla vita
politica, ma poi, non ce l’ho fatta più.
Adesso, dopo
innumerevoli fallimenti e cose gravissime come la votazione per Prodi
alla presidenza della repubblica, sento che sta finendo un sogno, che
tutto si sta sgretolando dietro la faccia cinica di D’Alema, lo
strano buonismo di Veltroni, l’arrembante Renzi, la follia di
Grillo.
Del resto, voi
italiani, come dice un mio amico, siete un popolo proprio strano se
alle ultime elezioni fate ancora prendere il 25% a Berlusconi e il
25% a uno come Grillo.
Cosa volete sognare
! Angelo Viticchié
il piano scano
RispondiEliminama Viticchiè è lo stesso che ha fatto il sindaco con l'assessore ombra ai LLPP - Urbanistica Alberto Procaccini?
Eliminama ancora parla? è per colpa di persone come lui che l'Italia e gli l'italiani hanno perso ogni speranza.
Ma un dignitoso silenzio non è meglio?
Non so se vale la pena rispondere ad un anonimo. Di per se, il fatto di non farsi riconoscere caratterizza negativamente la persona. Il linguaggio è tipico della cultura paesana che ha rovinato e rovina molte cose. Se il signore ha la dignità di presentarsi, anche se immagino da che parte viene, posso raccontargli tante cose sul piano regolatore sul piano Scano sul palazzetto dello sport ecc.. Del resto caro signore, il mio silenzio dura da dieci anni, forse l'unico esempio nella storia politica di Grottaferrata, e lei se la prende con me. Ma mi facci il piacere diceva Totò ! Un cordiale saluto.
EliminaAngelo Viticchié
se i vecchi boss non si decidono ad andare a casa e coltivare l'orto il pd è destinato a morire, per questo ho votato 5 stelle come altri milioni di italiani non appartenenti ad apparati o caste
RispondiEliminaMa i commenti devono essere soltanto di "alto" profilo o non sono stato capace an inviarlo? Non vedo pubblicato il mio commento, PERCHÉ ?
RispondiEliminaIl Suo commento è stato pubblicato. Per evitare commenti offensivi che potrebbero creare problemi al blog la pubblicazione è sottoposta a "moderazione" della redazione per cui ci può essere un piccolo ritardo nella pubblicazione. Ce ne scusiamo
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