domenica 5 maggio 2013

Tanto tuono, che piovve!

E dunque Mori ha tenuto il punto. Chi pensava che le sue dimissioni servissero solo a ricondurre a ragione i consiglieri ribelli, si deve ricredere. L'esperienza della giunta Mori è finita qui. Malamente!

Di chi è la colpa? Avremo modo di sentire rimbalzare le responsabilità come una pallina da ping pong da una parte all'altra in quella che si presenta come una lunga ed estenuante campagna elettorale.
I contendenti: un Sindaco accusato di fare il “padre-padrone”, di essere incapace di confrontarsi ed ascoltare la “sua” maggioranza forte del quel refrain di che dice “i cittadini mi hanno votato per cui decido io. Punto”; dall'altra i consiglieri di maggioranza accusati di “far prevalere solo gli interessi individuali”. Nel mezzo, l'incapacità dei partiti, forse sarebbe meglio dire del PD, di esercitare il ruolo di mediazione e raccordo politico tra Sindaco e maggioranza. Un fallimento epocale.
Vero è che fino ad ora il dibattito tra i contendenti è rimasto autoreferenziale e i cittadini non è che ci abbiano capito molto; per la verità anche a chi segue con più attenzione le vicende politiche paesane, restano interrogativi e perplessità. Come “Piccolo Segno” di Grottaferrata cercheremo nei prossimi giorni di diradare le nebbie di una vicenda politica certo non esemplare ma i cui contenuti riguardano, eccome, gli interessi e le aspettative dei cittadini di Grottaferrata.
Sul piano politico i lettori del Piccolo Segno conoscono le nostre posizioni sulla Giunta Mori. Una Giunta il cui operato è stato ampiamente deludente. Due questioni su tutte: il nuovo Piano Regolatore mai partorito e che lascia Grottaferrata con uno strumento urbanistico vecchio di 40 anni alla mercé delle mire speculative; l'assenza della Partecipazione dei Cittadini alle decisioni tanto sbandierata e mai applicata. Senza dimenticare la politica svolta da Mori e la sua Giunta contro l'azione di tutela del Parco dei Castelli, con il silenzio di consiglieri e partito; la disgraziata questione del Nuovo depuratore di Valle Marciana; l'inutile e costosa stazione a Villa Senni; l'incresciosa situazione della raccolta differenziata. Un bilancio ampiamente negativo che pone al centro-sinistra di Grottaferrata pesanti interrogativi sul suo futuro. Un centro-sinistra, a nostro avviso completamente da ripensare, negli uomini e nei programmi.  

1 commento:

  1. è lo specchio della crisi politica del PD a livello nazionale,,sarebbe ora che la classe politica si rinnovi completamente...e che ognuno decida se essere carne o pesce..pasta con i pesci in barile,,solo pesce fresco e dei nostri mari.

    RispondiElimina