di Edmondo L Milano
Dopo aver presentato la bozza di regolamento dei Comitati di Quartiere alla II Commissione consiliare a luglio, la l’Amministrazione Mori , dopo 4 mesi, concede ai cittadini la possibilità di presentare proposte di modifica al regolamento entro il 20 Gennaio 2013.
Il 13 dicembre l’Amministrazione
Mori ha presentato la bozza di
regolamento per la costituzione di comitati di quartiere, alla Città ed alle
associazioni che svolgono le funzioni di comitati di quartiere.
Come ricorderanno i nostri
lettori, con un articolo pubblicato sul
blog de il Piccolo Segno, il giornale
aveva richiesto la sospensione dei lavori in Commissione consiliare e la
presentazione del documento alla
cittadinanza ed alle associazioni che attualmente svolgono spontaneamente le
funzioni di comitato di quartiere. Finalmente, questo è avvenuto dopo 4 mesi.
In apertura dell’incontro, cui
era presente il Sindaco, i Consiglieri Consoli e Fontana. In apertura della riunione, l’Assessora Elmo ha sottolineato che
contrariamente a quanto sostenuto da "certa stampa locale" e
"chiacchiere di paese" quello che veniva presentato non era un
pacchetto preconfezionato da imporre alla cittadinanza ma una bozza - ossia una
proposta emendabile, un testo modificabile - migliorabile e proposta alla
discussione di tutti. Una proposta che per diventare esecutiva - ha
sottolineato Elmo - dovrà comunque ricevere l'avallo del Consiglio Comunale,
l'Assemblea cittadina.
La nota di apertura dell’Assessora è apparsa polemica, immotivata e
inopportuna, in particolare da parte di
chi è, per scelta del Sindaco, responsabile della Partecipazione.
Inoltre appare strumentale. L’unico organo di stampa locale che ha analizzato
l’argomento in dettaglio è stato il Piccolo Segno, ripreso poi da un altro
giornale. La polemica dell’Assessora è
stata quindi oggetto di immediata critica durante la riunione.
Infatti, in quanto giornale, Il Piccolo Segno, con il suo blog ha criticato apertamente il
comportamento per nulla partecipativo della Giunta e non è “una certa stampa locale”, né sono dicerie, ma articoli di opinione a
fronte di precisi comportamenti dell’Amministrazione. La Giunta Mori ha
commesso un errore politico non
rispettando l’impegno di luglio 2010 di presentare il regolamento ai cittadini
per una discussione prima di seguire l’iter formale di approvazione. Comunque, la Giunta ha rivisto la
propria decisione e ne siamo lieti!
Circa il
documento, sono stati forniti i principi guida della struttura dei Comitati e
della loro formazione. La Consigliera
Consoli , che ha dichiarato come creda nella Partecipazione
dei cittadini ha spiegato la divisione in zone o aree territoriali della Città.
I criteri della scelta di tale zona sono riportati nel materiale informativo
distribuito dall’Amministrazione durante la riunione. E’ stato più volte
ricordato che si possono presentare proposte di modifica entro il 20 gennaio
2013.
Il Piccolo
Segno nella riunione ha consegnato al
Sindaco delle proposte di modifica della bozza di regolamento. Sono le medesime
già pubblicate, sia nella versione carta che sul blog del giornale, e sono il risultato della raccolta di
opinioni tra alcuni Comitati di quartiere in riunioni svolte a settembre.
Tali proposte, hanno lo scopo di
eliminare incongruenze giuridiche ed elementi
di debolezza del documento. Tali
elementi, se non modificati, con un’adeguata riformulazione
del testo, determineranno l’annullamento dello stesso processo di
strutturazione della partecipazione che il regolamento intende perseguire.
Sono esempi di tali elementi: l’assenza di personalità giuridica dei
nascenti comitati, le percentuali di partecipazione richieste per le decisioni
nelle assemblee ed il concetto di adesione al Comitato di quartiere.
Per quanto
l’assenza di personalità giuridica può essere accettabile, nelle città ove
questo è stato applicato, il comitato ha sempre la facoltà di richiedere gli
atti necessari per compiere l’attività che il regolamento prevede. In tal senso deve essere integrata la bozza
di regolamento.
Circa la percentuale di partecipazione richiesta per formare un
Comitato, il 10%, essa richiederebbe ad esempio che un Comitato di quartiere,
come quello denominato Centro, debba
esprimere circa 600 voti. Neanche nelle Sezioni dei partiti politici si raggiungono
tali valori di partecipazione! In questo
modo non si formerà nessun Comitato.
Deve essere tenuto conto che è la prima volta che si inizia a definire
questo processo e non è ipotizzabile il raggiungimento di quote di
partecipazione superiori a 1 , 2, % nei primi due anni. Tuttavia, come
verificato in altre città, dopo l’avvio dei processi e “una partecipazione
premiante da parte delle amministrazioni” tali valori si sono incrementati in
modo sensibile. Senza apportare una variazione a tali percentuali, la
partecipazione sarebbe disincentivata e l’intero processo inutile.
Sul concetto di adesione al
Comitato di quartiere, la formulazione del regolamento è confusa e appare come
contraddizione di diritto, tanto da sembrare che si stiano formando delle
associazioni come quelle già esistenti con funzioni di comitati di quartiere.
E’ necessario fare chiarezza. I cittadini che risiedono nel quartiere fanno
parte del Comitato di diritto e devono quindi aderire o iscriversi: se lo vogliono sono libere di partecipare o
meno. Nel merito il regolamento non indica come saranno coloro che non sono
iscritti all’anagrafe(studenti fuori sede
e lavoratori). Solo per costoro è necessaria l’adesione o iscrizione.
Bisogna integrare il testo del regolamento in tal senso.
Concludiamo questo breve articolo segnalando che la riunione ha
evidenziato come il concetto di partecipazione non sia uniforme nei soggetti che la dovranno poi applicare.
Questo è il risultato mancata attuazione della delibera di Giunta dei “Percorsi di
democrazia partecipativa” del giugno 2011. In quel documento sono previsti corsi di
formazione e seminari su questo argomento per cittadini e amministratori. In
parallelo ai lavori di Commissione, la Giunta , per far partire nel giusto modo il processo
partecipativo, deve diffonderne preventivamente la cultura. Quindi è essenziale
organizzare tali eventi ad inizio 2013.
La prossima mossa sarà ora della 2^ Commissione per l’analisi delle
proposte e la stesura del testo
definitivo. Il Piccolo Segno è
disponibile, operativamente a sostenere i lavori della Commissione.
Come
abbiamo già ripetuto in numerosi articoli,
Nessun commento:
Posta un commento