di Luigi Fortini
“La giunta Mori boccia le lottizzazioni
selvagge”. Così recita il manifesto apparso a Grottaferrata il 28 dicembre u.s.
e dobbiamo dire che, leggendolo, abbiamo tirato un sospiro di sollievo,
pensando al pericolo che il nostro paese stava correndo. Per citare il
comunicato stampa, l’adozione della lottizzazione avrebbe potuto “compromettere
definitivamente la già pesante situazione della viabilità e dei servizi in
tutta la zona del Pratone”.
Però, leggendo il comunicato
dall’amministrazione, abbiamo capito che la bocciatura non è definitiva;
infatti “La Giunta non ha adottato il piano di lottizzazione a causa del mancato rispetto dei principi
contenuti nel documento di Indirizzo del
Nuovo Piano Regolatore deliberato nel 2011 dal Consiglio Comunale e approvato
il 20 dicembre 2012 dalla Conferenza di Pianificazione”; e ancora “Le
prescrizioni che accompagnano il diniego di adozione sono finalizzate a rendere
compatibile l’iniziativa edificatoria con i principi sopraesposti nel rispetto
delle legittime aspettative maturate dai residenti”. In buona sostanza questo
significa che la bocciatura della lottizzazione non è definitiva e che, se i
proponenti riusciranno ad ottemperare alle prescrizioni contenute nel documento
di Indirizzo del Nuovo Piano Regolatore, il problema dello scempio della zona
Cartabrutta - Pratone si ripresenterà.
Detto questo, diamo atto
all’amministrazione di essere riuscita, se non a risolvere, almeno a rimandare
il problema. E questo è un fatto importante perché, a nostro avviso, segna una
svolta nei rapporti tra amministratori e costruttori: troppo spesso, nel
passato, le amministrazioni hanno subito passivamente il volere dei privati.
E’ facile prevedere che sull’argomento
“lottizzazioni” si scatenerà una pesante battaglia, sia perché gli interessi
sono molto forti, sia per la obiettiva debolezza di questa maggioranza: sarà
bene che i cittadini partecipino ai prossimi consigli comunali per rendersi
conto di chi, tra i consiglieri (anche di maggioranza), cercherà di far pagare
la decisione del “diniego” a questa amministrazione.
Soltanto con una massiccia mobilitazione
dell’opinione pubblica potremo salvare Grottaferrata da ulteriori e pesanti
colate di cemento. E’ giunto il momento che i cittadini siano più presenti e
facciano sentire il loro peso: deve finire il tempo di quei politici che
difendono con tutti i mezzi il bene particolare a scapito del bene comune.
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