di Vittorio Centioni
Alle nostre domande e riserve sull'utilità della stazione a Villa Senni (e non la stazione di Villa Senni perchè stiamo parlando di una località non urbanizzata) l'Amministrazione comunale, per mezzo dei suoi organi d'informazione (il Corriere Tuscolano e Crypta) , ha risposto in modo del tutto generico anzi, per restare in argomento, criptico.
Innanzi tutto si continua ad affermare che finalmente
Grottaferrata avrà la sua stazione come se la
cosa davvero importante sia il
fatto che la nuova opera ricada entro i confini comunali (proprio per un pelo
tra l'altro) e non che la sua realizzazione offra un reale vantaggio ai cittadini di Grottaferrata.
La verità, che non dicono, è che la stazione a Villa
Senni, se consideriamo l'effettivo Bacino di riferimento, sarebbe in
realtà la stazione della Borgata Centrone,
grande suburbio romano di oltre 12.000 abitanti, che questo nuovo servizio
attrattore farà ulteriormente lievitare.
Non a caso, tra le ipotesi per la realizzazione di
un'autostrada a sei corsie parallela al Grande Raccordo Anulare tra Fiumicino e la Roma-Firenze è previsto
uno svincolo proprio all'altezza della stazione a Villa Senni e in
contemporanea la possibile costruzione,
in adiacenza, nel territorio di Roma, di
una nuova area edificabile di circa 35.000 mq tra Villa
Senni e la borgata stessa.
Davvero non si capisce l'accanimento dei nostri governanti
(gli attuali ma anche tutti i precedenti) nel volerci convincere dell'utilità
della stazione. Certo esiste un possibile vantaggio per i fruitori del treno di
Frascati (tra cui anche i nostri concittadini, ma in massima parte i
frascatani) e cioè che la creazione di un binario di affiancamento nella nuova
stazione possa garantire, teoricamente, il raddoppio delle corse per Ciampino
oggi con la frequenza di un'ora. Si è vero. ma questo risultato prescinde dalla stazione e relativo
parcheggio di scambio, sarebbe più che sufficiente il solo binario di
affiancamento, al limite con fermata incustodita. Inoltre l'eventuale efficacia
del raddoppio è subordinato alla creazione di un'opera faraonica “Il quadruplicamento dei binari tra Ciampino
e Capannelle” fermo da oltre venti anni e attualmente bloccato da un parere
negativo del Parco dell'Appia Antica.
Il punto quindi è: perché il nostro comune senza nessun
palese vantaggio si ostina a spendere fondi del proprio magro bilancio per la
realizzazione di quest'opera? Considerazione condivisa anche questa dall'ing.
Surace che dice “ne consegue che un'analisi costi-benefici dal punto di
vista di Grottaferrata non può che risultare negativa. Nel caso che ci occupa,
poi, ho espresso da sempre (inascoltato) le mie perplessità”. Purtroppo
tali perplessità sembrano essere svanite nel giro di un paio di settimane, dopo aver letto l' articolo che l'ingegnere
ha scritto sul “Il Corriere Tuscolano”,
ma forse in quel caso l'ing. Surace era un omonimo.
Appurato, infine, che di fatto a Grottaferrata la stazione non
conviene, vorremmo sottolineare che anche da un punto di vista metropolitano
la localizzazione a Villa Senni della stazione, a parte il famoso
raddoppio di binario, è sbagliata; sarebbe stato molto più utile localizzare la
nuova stazione di Centrone, dato che
di questo si parla, proprio all'interno della Borgata. Infatti poco più a nord
della linea Frascati-Ciampino (300 metri) corre parallela la linea
Cassino-Ciampino che già adesso ha una frequenza di un treno ogni mezz'ora.
Doppio vantaggio inoltre; essendo la stazione
entro i confini di Roma, il
biglietto della corsa da Centrone sarebbe un semplice ticket urbano e quindi
con notevole risparmio per gli utenti di Roma e di Grottaferrata stessa,
Speriamo che a queste semplici precisazioni l'Amministrazione
possa fornire delle risposte sensate e non solo proclami abbastanza criptici.
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